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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 202188" data-attributes="member: 40390"><p>Già adesso così è con il Docfa 4.00.02, il problema è che la grande maggior parte degli immobili quando vai a beccare la piantina ha ancora l'intestazione N.C.E.U (Nuovo catasto edilizio urbano) e tutte questa planimetrie sono quelle fatte con la vecchia im postazione.</p><p>Contando la banca dati catastale è stata completamente rivista a cavallo del 99/2000 e contando che in quel periodo eè nato il Docfa 3.0 antesignano del 4 di oggi.</p><p>La versione attuale è molto molto simile (quasi identica alla versione 3 entrata in funzione nei primi anni 2.000 sostituita pochi anni fa dall'ultima versione. qui sotto una piccola Guida del 3.0 e di cosa ha portato come cambiamento.</p><p>Ovviamente tutti gli immobili ristrutturati ed anche aggiornati prima di tale data sicuramente avranno qualche problemino con la rendita appena si tocca un tramezzo.</p><p>ovviamente con l'ultima versione è molto molto probabile (ammesso che sia stato fatto con tutti i crismi al tempo) che non cambi la rendita con la demolizione anche del piccolo vano porta (questo per provato di persona).</p><p><u></u></p><p><u></u></p><p><u>Se pensi che il nuovo (da una stima delle Entrate) necessiterà di almeno 5 anni per entrare in funzione :</u><a href="http://www.edilportale.com/news/2014/06/topografia/la-riforma-del-catasto-entra-nella-fase-operativa-atteso-per-la-fine-del-mese-il-primo-decreto-attuativo_39870_24.html" target="_blank">http://www.edilportale.com/news/2014/06/topografia/la-riforma-del-catasto-entra-nella-fase-operativa-atteso-per-la-fine-del-mese-il-primo-decreto-attuativo_39870_24.html</a> e modificare poi 60.000.000 di edifici ci vorranno dei decenni (con un edilizia però che corre) capisci bene che sarà lunghissimo il percorso.</p><p>Oggi con lo schema attuale abbiamo già a disposizione una soluzione discreta (forse peggiore forse no di quella che deve ancora avvenire) però già da quasi un decennio si usa e già molto edifici sono stati "migliorati" catastalmente parlando, per completarla comunque (con il ritmo attuale dell'edilizia) ci vorranno anni e anni ancora.</p><p>Immagina cosa può voler dire avere l'optimus (forse) tra 5 anni ed il tempo per cambiare il criterio di 60.000.000 di edifici con l'andazzo attuale. 50 anni non ti bastano.</p><p>Se pensiamo che ora le compravendite sono intorno alle 200.000 annuali ed in tempi pre-crisi superavano le 500.000/600.000 abbiamo un ordine di grandezza del tempo che ci vuole per sistemare anche il catasto.</p><p></p><p></p><p></p><p>Può anche funzionare ammesso che il vicino del tuo alloggio non faccia un esposto o una denuncia per rumori...magari fila tutto liscio e va bene così, magari proprio perchè infastidito dal rumore viene a controllare.</p><p>Un tempo, non dico che sia tuo il caso, si iniziava con un buco o poi (zitti zitti) si rifacevano le tramezze interne.</p><p>Oggi questo tipo di soluzione, contando anche il grado di litigiosità attuale, lo vedo estremamente pericoloso e foriero di sanzioni...(non sai mai come il vicino tollera i rumori delle demolizioni).</p><p></p><p>Posso dire che</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 202188, member: 40390"] Già adesso così è con il Docfa 4.00.02, il problema è che la grande maggior parte degli immobili quando vai a beccare la piantina ha ancora l'intestazione N.C.E.U (Nuovo catasto edilizio urbano) e tutte questa planimetrie sono quelle fatte con la vecchia im postazione. Contando la banca dati catastale è stata completamente rivista a cavallo del 99/2000 e contando che in quel periodo eè nato il Docfa 3.0 antesignano del 4 di oggi. La versione attuale è molto molto simile (quasi identica alla versione 3 entrata in funzione nei primi anni 2.000 sostituita pochi anni fa dall'ultima versione. qui sotto una piccola Guida del 3.0 e di cosa ha portato come cambiamento. Ovviamente tutti gli immobili ristrutturati ed anche aggiornati prima di tale data sicuramente avranno qualche problemino con la rendita appena si tocca un tramezzo. ovviamente con l'ultima versione è molto molto probabile (ammesso che sia stato fatto con tutti i crismi al tempo) che non cambi la rendita con la demolizione anche del piccolo vano porta (questo per provato di persona). [U] Se pensi che il nuovo (da una stima delle Entrate) necessiterà di almeno 5 anni per entrare in funzione :[/U][url]http://www.edilportale.com/news/2014/06/topografia/la-riforma-del-catasto-entra-nella-fase-operativa-atteso-per-la-fine-del-mese-il-primo-decreto-attuativo_39870_24.html[/url] e modificare poi 60.000.000 di edifici ci vorranno dei decenni (con un edilizia però che corre) capisci bene che sarà lunghissimo il percorso. Oggi con lo schema attuale abbiamo già a disposizione una soluzione discreta (forse peggiore forse no di quella che deve ancora avvenire) però già da quasi un decennio si usa e già molto edifici sono stati "migliorati" catastalmente parlando, per completarla comunque (con il ritmo attuale dell'edilizia) ci vorranno anni e anni ancora. Immagina cosa può voler dire avere l'optimus (forse) tra 5 anni ed il tempo per cambiare il criterio di 60.000.000 di edifici con l'andazzo attuale. 50 anni non ti bastano. Se pensiamo che ora le compravendite sono intorno alle 200.000 annuali ed in tempi pre-crisi superavano le 500.000/600.000 abbiamo un ordine di grandezza del tempo che ci vuole per sistemare anche il catasto. Può anche funzionare ammesso che il vicino del tuo alloggio non faccia un esposto o una denuncia per rumori...magari fila tutto liscio e va bene così, magari proprio perchè infastidito dal rumore viene a controllare. Un tempo, non dico che sia tuo il caso, si iniziava con un buco o poi (zitti zitti) si rifacevano le tramezze interne. Oggi questo tipo di soluzione, contando anche il grado di litigiosità attuale, lo vedo estremamente pericoloso e foriero di sanzioni...(non sai mai come il vicino tollera i rumori delle demolizioni). Posso dire che [/QUOTE]
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