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<blockquote data-quote="AnArchi" data-source="post: 440907" data-attributes="member: 50752"><p>Salve, in ogni immobile dove risiedono più di un inquilino o proprietario, diventa condominio e pertanto da codice civile esistono determinate regole da rispettare per il quieto vivere.</p><p>Se le opere in questione sono di suo interesse e le deve eseguire lei dentro la proprieta comune allora sarebbe opportuno che queste modifiche siano viste da un professionista (arch., geom., ing.) che segue le fasi progettuali e di presentazione per la richiesta di esecuzione d'autorizzazione comunale; e se già presente non le ha detto che fare in merito?.</p><p>Il codice civile dà alcune indicazioni inmerito, ma c'è da tenere presente che in seguito potrebbero sorgere problemi di insopportabilità (rumore, disturbo luce, gas scarico, ecc.) che porterebbe una una successiva causa.</p><p>Se nel condominio non esiste un amministratore e non c'è un regolamento, allora per il quieto vivere e per il rispetto reciproco sarebbe opportuno che si faccia un accordo tra privati che descriva cosa viene a modificarsi in suo favore, mantenendo che in un futuro una eventuale richiesta sia ricambiata.</p><p>Spero essere stato d'aiuto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AnArchi, post: 440907, member: 50752"] Salve, in ogni immobile dove risiedono più di un inquilino o proprietario, diventa condominio e pertanto da codice civile esistono determinate regole da rispettare per il quieto vivere. Se le opere in questione sono di suo interesse e le deve eseguire lei dentro la proprieta comune allora sarebbe opportuno che queste modifiche siano viste da un professionista (arch., geom., ing.) che segue le fasi progettuali e di presentazione per la richiesta di esecuzione d'autorizzazione comunale; e se già presente non le ha detto che fare in merito?. Il codice civile dà alcune indicazioni inmerito, ma c'è da tenere presente che in seguito potrebbero sorgere problemi di insopportabilità (rumore, disturbo luce, gas scarico, ecc.) che porterebbe una una successiva causa. Se nel condominio non esiste un amministratore e non c'è un regolamento, allora per il quieto vivere e per il rispetto reciproco sarebbe opportuno che si faccia un accordo tra privati che descriva cosa viene a modificarsi in suo favore, mantenendo che in un futuro una eventuale richiesta sia ricambiata. Spero essere stato d'aiuto. [/QUOTE]
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