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<blockquote data-quote="Biz Consulting" data-source="post: 400795" data-attributes="member: 53045"><p>Sono entrambi isolamenti, questo è poco ma sicuro, ma si basano su tecnologie e prodotti che offrono risultati che, in alcuni casi, possono essere molto diversi.</p><p>Più che spirito, parlerei di obiettivo che si prefigge la norma, che è quello di ridurre l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell'edificio.</p><p>Questo risultato si può raggiungere in diversi modi e agendo su strutture e/o impianti.</p><p>Nel caso delle superfici opache, è stato preso come riferimento l'intonaco (interno o esterno che sia) perchè è il primo strato a partire dal quale si producono effetti sulla tenuta termica dell'involucro e su cui si può agire per migliorarne il comportamento termico.</p><p>Ciò non esclude che si possa farlo anche sugli strati più profondi, come le intercapedini.</p><p>Insomma è un risultato che si chiede di ottenere, non l'installazione di specifici prodotti.</p><p></p><p>In merito alle priorità, il ripristino dell'aspetto estetico e/o meramente funzionale può esserla per il condominio, ma le norme sono fatte per garantire l'interesse pubblico su larga scala e, dunque, le priorità dei singoli non possono scavalcare quelle della comunità.</p><p>Ti faccio un altro esempio in tal senso: se in un edificio accatastato in categoria C, che non ha impianti e che voglio rendere abitabile, decido di installare un nuovo impianto termico, a me potrebbe bastare un termoconvettore elettrico da pochi kw, perchè la mia priorità è avere il calore sufficiente per non congelare.</p><p>Tuttavia, le norme mi impongono di dimensionare l'impianto secondo il fabbisogno reale dell'edificio e, in più, con tecnologie che rispettino i requisiti minimi di risparmio energetico.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Biz Consulting, post: 400795, member: 53045"] Sono entrambi isolamenti, questo è poco ma sicuro, ma si basano su tecnologie e prodotti che offrono risultati che, in alcuni casi, possono essere molto diversi. Più che spirito, parlerei di obiettivo che si prefigge la norma, che è quello di ridurre l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell'edificio. Questo risultato si può raggiungere in diversi modi e agendo su strutture e/o impianti. Nel caso delle superfici opache, è stato preso come riferimento l'intonaco (interno o esterno che sia) perchè è il primo strato a partire dal quale si producono effetti sulla tenuta termica dell'involucro e su cui si può agire per migliorarne il comportamento termico. Ciò non esclude che si possa farlo anche sugli strati più profondi, come le intercapedini. Insomma è un risultato che si chiede di ottenere, non l'installazione di specifici prodotti. In merito alle priorità, il ripristino dell'aspetto estetico e/o meramente funzionale può esserla per il condominio, ma le norme sono fatte per garantire l'interesse pubblico su larga scala e, dunque, le priorità dei singoli non possono scavalcare quelle della comunità. Ti faccio un altro esempio in tal senso: se in un edificio accatastato in categoria C, che non ha impianti e che voglio rendere abitabile, decido di installare un nuovo impianto termico, a me potrebbe bastare un termoconvettore elettrico da pochi kw, perchè la mia priorità è avere il calore sufficiente per non congelare. Tuttavia, le norme mi impongono di dimensionare l'impianto secondo il fabbisogno reale dell'edificio e, in più, con tecnologie che rispettino i requisiti minimi di risparmio energetico. [/QUOTE]
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