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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 375174" data-attributes="member: 35382"><p>Che tra i Piemontesi si incontrino realisti più realisti del Re , non dovrebbe stupire....</p><p></p><p>Ho letto con curiosità questa discussione, compreso l'interessante link postato da [USER=53045]@Biz Consulting[/USER] che riporta riferimenti analitici su cui non c'è da dubitare, ma che si prestano comunque a commenti.</p><p></p><p>Premetto anche che per un tecnico informatico, è ben chiara la differenza tra <strong>e</strong> ed <strong>o : </strong>aggiungiamo pur anche la differenza tra <strong>vel</strong> ed <strong>aut</strong>.</p><p></p><p>Ma non sono così sicuro che gli estensori delle leggi e delle circolari, siano sempre esemplari nel manifestare senso logico e precisione logico-sintattica.</p><p>Proviamo a fare esempi. Cominciamo dalla definizione citata di manutenzione ordinaria:</p><p></p><p>e starordinaria:</p><p></p><p>Io noto che entrambe le definizioni citano il verbo <strong>integrare</strong>: ora nel primo caso è separato dal verbo mantenere da una congiunzione disgiuntiva <strong><u>o</u></strong>, che notoriamente introduce una alternativa e non si dice se sia da interpretare come un vel o un aut.</p><p>Quanto alla seconda, il verbo integrare è unito al verbo realizzare: in questo caso presa alla lettera si possono intendere due cose: che sarebbe indispensabile "realizzare, eventualmente anche integrando", al ché escluderebbe una semplice integrazione.</p><p>Ma non escluderei anche che sia posta per coordinare due elementi che nella proposizione compiono lo stesso ufficio; ma allora è di nuovo sufficiente "integrare"</p><p>Non entro nel merito di ciò che [USER=42040]@uva[/USER] abbia fatto, ma stando a quanto sopra, la frase sottostante non sciogli i dubbi. </p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>Qui direi che non solo a Torino non richiedono il progetto: se non vado errando, per impianti idraulici semplici, non mi risulta che tra i documenti necessari da presentare a fine lavori venga richiesto un disegno "topografico in scala" della disposizione delle tubature: in genere gli artigiani allegano solo uno schema "logico", per rappresentare la funzionalità installata, non la posizione.</p><p></p><p>E questa è la ulteriore incongruenza logica: l'impianto elettrico lo puoi detrarre perchè pur essendo eseguibile in edilizia libera, viene dal fisco assimilato a manutenzione straordinaria, se no dovrebbe escluderlo.</p><p></p><p>Purtroppo sia per l'impianto elettrico che per il rifacimento dei bagni, l'intervendo è certamente invasivo: rrealizzare un bagno non richiede alcun intervento alle "strutture" ed alle colonne montanti, (sempre che il semplice allaccio non sia confuso con un intervento sulla colonna.</p><p></p><p>Quanto al link <a href="https://www.studiobiz.consulting/blog/bonus-fiscali/sostituzione-vasca-e-detrazione-50" target="_blank">Bonus ristrutturazioni per cambio vasca con doccia</a>, in merito al cambio sanitari hai risposto correttamente: da più parti , comprese le indicazioni della guida Agenzia delle Entrate escludono dlla detrazione la semplice sostituzione dei sanitari, piastrelle o pavimenti, presi a se stanti.</p><p></p><p>Ma lasciami sorridere almeno su un particolare: nel tuo articolo si scrive che </p><p>"Lo stesso ragionamento vale per tutti i sanitari, che non rientrano tra gli impianti o le apparecchiature, ma negli “<strong>arredi bagno</strong>”. In quanto tali, la loro funzione predominante è di servizio<strong> od ornamento</strong>,"</p><p>Ora chiamare il <strong>WC </strong>un arredo, è abbastanza singolare...: un pò increscioso... farne senza!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 375174, member: 35382"] Che tra i Piemontesi si incontrino realisti più realisti del Re , non dovrebbe stupire.... Ho letto con curiosità questa discussione, compreso l'interessante link postato da [USER=53045]@Biz Consulting[/USER] che riporta riferimenti analitici su cui non c'è da dubitare, ma che si prestano comunque a commenti. Premetto anche che per un tecnico informatico, è ben chiara la differenza tra [B]e[/B] ed [B]o : [/B]aggiungiamo pur anche la differenza tra [B]vel[/B] ed [B]aut[/B]. Ma non sono così sicuro che gli estensori delle leggi e delle circolari, siano sempre esemplari nel manifestare senso logico e precisione logico-sintattica. Proviamo a fare esempi. Cominciamo dalla definizione citata di manutenzione ordinaria: e starordinaria: Io noto che entrambe le definizioni citano il verbo [B]integrare[/B]: ora nel primo caso è separato dal verbo mantenere da una congiunzione disgiuntiva [B][U]o[/U][/B], che notoriamente introduce una alternativa e non si dice se sia da interpretare come un vel o un aut. Quanto alla seconda, il verbo integrare è unito al verbo realizzare: in questo caso presa alla lettera si possono intendere due cose: che sarebbe indispensabile "realizzare, eventualmente anche integrando", al ché escluderebbe una semplice integrazione. Ma non escluderei anche che sia posta per coordinare due elementi che nella proposizione compiono lo stesso ufficio; ma allora è di nuovo sufficiente "integrare" Non entro nel merito di ciò che [USER=42040]@uva[/USER] abbia fatto, ma stando a quanto sopra, la frase sottostante non sciogli i dubbi. Qui direi che non solo a Torino non richiedono il progetto: se non vado errando, per impianti idraulici semplici, non mi risulta che tra i documenti necessari da presentare a fine lavori venga richiesto un disegno "topografico in scala" della disposizione delle tubature: in genere gli artigiani allegano solo uno schema "logico", per rappresentare la funzionalità installata, non la posizione. E questa è la ulteriore incongruenza logica: l'impianto elettrico lo puoi detrarre perchè pur essendo eseguibile in edilizia libera, viene dal fisco assimilato a manutenzione straordinaria, se no dovrebbe escluderlo. Purtroppo sia per l'impianto elettrico che per il rifacimento dei bagni, l'intervendo è certamente invasivo: rrealizzare un bagno non richiede alcun intervento alle "strutture" ed alle colonne montanti, (sempre che il semplice allaccio non sia confuso con un intervento sulla colonna. Quanto al link [URL="https://www.studiobiz.consulting/blog/bonus-fiscali/sostituzione-vasca-e-detrazione-50"]Bonus ristrutturazioni per cambio vasca con doccia[/URL], in merito al cambio sanitari hai risposto correttamente: da più parti , comprese le indicazioni della guida Agenzia delle Entrate escludono dlla detrazione la semplice sostituzione dei sanitari, piastrelle o pavimenti, presi a se stanti. Ma lasciami sorridere almeno su un particolare: nel tuo articolo si scrive che "Lo stesso ragionamento vale per tutti i sanitari, che non rientrano tra gli impianti o le apparecchiature, ma negli “[B]arredi bagno[/B]”. In quanto tali, la loro funzione predominante è di servizio[B] od ornamento[/B]," Ora chiamare il [B]WC [/B]un arredo, è abbastanza singolare...: un pò increscioso... farne senza! [/QUOTE]
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