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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 205785" data-attributes="member: 17237"><p>Forse qui il problema sta nella mancata quantificazione iniziale di quella che possiamo chiamare "buonuscita", ma che si potrebbe chiamare anche in altro modo meno edificante.</p><p>Io credo che <em><strong>"tirare fuori dei soldi per tutte le spese che comporta entrare in una nuova casa"</strong></em> sia un fatto che è stato solamente anticipato, non certo evitato. Se il locatore avesse dato la disdetta con sei mesi di preavviso per la ragione prevista al comma g) dell'art. 3 della Legge 431/98 e la motivazione fosse stata comprovata, saresti dovuto uscire dall'appartamento tirando fuori - appunto - dei soldi per le spese di trasloco al termine del quarto anno di locazione ed il locatore non avrebbe dovuto contribuire affatto a dette spese.</p><p>Ora, favore per favore, avete sbagliato a non "quantificare" in anticipo quale fosse la somma che il locatore avrebbe dovuto corrisponderti appunto per il "favore" di uscire prima. Non esiste nessun "uso di mercato o standard di comportamento" per queste situazioni. Uno chiede un favore, l'altro si rende disponibile dietro corresponsione di un corrispettivo a fargli il favore.</p><p>Arrivati a questo punto, non sapendo che accordi ha il locatore con il compratore, sta a te chiedergli una somma ragionevole, tenendo conto appunto che le spese di cui parli le avresti comunque sostenute, anche se con alcuni mesi di ritardo. Ovvio che se il locatore si è impegnato nei termini di consegna con il compratore sarà disposto a pagarti una cifra congrua pur di non perdere l'affare, per il quale dovrà pure corrispondere il compenso di mediazione all'agenzia.</p><p>Secondo me è stato poco accorto il locatore a non definire l'accordo in dettaglio ed ora si trova in una posizione .... diciamo "scomoda". Forse qui c'è lo zampino dell'agenzia che, pur di concludere l'affare, gli avrà detto che tu sei disponibile ad anticipare l'uscita per un bianco e un nero.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 205785, member: 17237"] Forse qui il problema sta nella mancata quantificazione iniziale di quella che possiamo chiamare "buonuscita", ma che si potrebbe chiamare anche in altro modo meno edificante. Io credo che [I][B]"tirare fuori dei soldi per tutte le spese che comporta entrare in una nuova casa"[/B][/I] sia un fatto che è stato solamente anticipato, non certo evitato. Se il locatore avesse dato la disdetta con sei mesi di preavviso per la ragione prevista al comma g) dell'art. 3 della Legge 431/98 e la motivazione fosse stata comprovata, saresti dovuto uscire dall'appartamento tirando fuori - appunto - dei soldi per le spese di trasloco al termine del quarto anno di locazione ed il locatore non avrebbe dovuto contribuire affatto a dette spese. Ora, favore per favore, avete sbagliato a non "quantificare" in anticipo quale fosse la somma che il locatore avrebbe dovuto corrisponderti appunto per il "favore" di uscire prima. Non esiste nessun "uso di mercato o standard di comportamento" per queste situazioni. Uno chiede un favore, l'altro si rende disponibile dietro corresponsione di un corrispettivo a fargli il favore. Arrivati a questo punto, non sapendo che accordi ha il locatore con il compratore, sta a te chiedergli una somma ragionevole, tenendo conto appunto che le spese di cui parli le avresti comunque sostenute, anche se con alcuni mesi di ritardo. Ovvio che se il locatore si è impegnato nei termini di consegna con il compratore sarà disposto a pagarti una cifra congrua pur di non perdere l'affare, per il quale dovrà pure corrispondere il compenso di mediazione all'agenzia. Secondo me è stato poco accorto il locatore a non definire l'accordo in dettaglio ed ora si trova in una posizione .... diciamo "scomoda". Forse qui c'è lo zampino dell'agenzia che, pur di concludere l'affare, gli avrà detto che tu sei disponibile ad anticipare l'uscita per un bianco e un nero. [/QUOTE]
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