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<blockquote data-quote="TEMPUS" data-source="post: 186842" data-attributes="member: 45311"><p>Salve a tutti, vorrei avere consigli su come dirimere una controversia tra me e il mio comune:</p><p>piccola cronistoria:</p><p>- chiedo finanziamento GAL per trasformare un mio appartamento in B&B a gestione imprenditoriale, regolarmente approvato e concesso</p><p>- produco tutto (elaborati grafici, impresa esecutrice ecc.), deposito tutto al comune che mi rilascia regolare scia e, all'ufficio commercio, mi richiedono e deposito anche la convenzione per la colazione sottoscritta con bar sotto casa mia (metodo consueto adottato da molti B&B)</p><p>- inizio i lavori chiedendo contestualmente all'ufficio commercio l'inizio attività da presentare alla camera di commercio, indispensabile per ottenere il certificato attivo della CCIAA</p><p>- mi scrivono pochi giorni fa comunicando che l'inizio attività è sospesa perchè 1)i lavori non sono terminati (ma come, non è implicito che potrò essere operativo solo a fine lavori?) e 2) dagli elaborato non si evince la cucina per la somministrazione della colazione e che, quindi, devo ripresentare entro 20 gg nuovi elaborati che indichino la cucina, insieme al parere sanitario preventivo ASL, norme HCCP, permesso per la somministrazione di alimenti e bevande ecc.ecc.</p><p></p><p>Ma come, mi dite tutto questo adesso? No prima? Mi chiedi anche la convenzione con il bar?</p><p>Vabbè, controllo la legge regionale Puglia e tutto corrisponde.</p><p>La mia domanda è questa: 1)ci sono escamotage per evitare la somministrazione obbligatoria della colazione nei locali oggetto del B&B? (non ho intenzione di impelagarmi con i coinvolgimenti sanitari, li temo, nè era questo il mio progetto iniziale di gestione, nè voglio comprare la cucina e perdere anche posti letto) -2) è possibile passare alla tipologia affittacamere o room&breakfast senza interferire sulla tipologia di attività finanziata, in corso, liberandomi dal vincolo della somministrazione?</p><p></p><p>grazie e tutti per le risposte. Franco</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="TEMPUS, post: 186842, member: 45311"] Salve a tutti, vorrei avere consigli su come dirimere una controversia tra me e il mio comune: piccola cronistoria: - chiedo finanziamento GAL per trasformare un mio appartamento in B&B a gestione imprenditoriale, regolarmente approvato e concesso - produco tutto (elaborati grafici, impresa esecutrice ecc.), deposito tutto al comune che mi rilascia regolare scia e, all'ufficio commercio, mi richiedono e deposito anche la convenzione per la colazione sottoscritta con bar sotto casa mia (metodo consueto adottato da molti B&B) - inizio i lavori chiedendo contestualmente all'ufficio commercio l'inizio attività da presentare alla camera di commercio, indispensabile per ottenere il certificato attivo della CCIAA - mi scrivono pochi giorni fa comunicando che l'inizio attività è sospesa perchè 1)i lavori non sono terminati (ma come, non è implicito che potrò essere operativo solo a fine lavori?) e 2) dagli elaborato non si evince la cucina per la somministrazione della colazione e che, quindi, devo ripresentare entro 20 gg nuovi elaborati che indichino la cucina, insieme al parere sanitario preventivo ASL, norme HCCP, permesso per la somministrazione di alimenti e bevande ecc.ecc. Ma come, mi dite tutto questo adesso? No prima? Mi chiedi anche la convenzione con il bar? Vabbè, controllo la legge regionale Puglia e tutto corrisponde. La mia domanda è questa: 1)ci sono escamotage per evitare la somministrazione obbligatoria della colazione nei locali oggetto del B&B? (non ho intenzione di impelagarmi con i coinvolgimenti sanitari, li temo, nè era questo il mio progetto iniziale di gestione, nè voglio comprare la cucina e perdere anche posti letto) -2) è possibile passare alla tipologia affittacamere o room&breakfast senza interferire sulla tipologia di attività finanziata, in corso, liberandomi dal vincolo della somministrazione? grazie e tutti per le risposte. Franco [/QUOTE]
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