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Canone concordato con importo inferiore ai patti, è possibile?
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Testo
<blockquote data-quote="Magnus Ansegar" data-source="post: 242819" data-attributes="member: 46607"><p>La convenzione di Prato del 2003 prevede riduzioni dei valori minimi (vedi articolo 2): le organizzazioni della proprietà immobiliare e i sindacati degli inquilini della città di Prato hanno stabilito che i valori minimi e massimi per ogni singola zona siano suddivisi in tre fasce di oscillazione, alle quali "<strong>le parti private contraenti possono derogare solo i valori minimi in basso a favore del conduttore". </strong>In caso di uscita dai parametri minimi, non viene neppure richiesto l'intervento da parte delle organizzazioni di categoria.</p><p></p><p>Il reddito minimo da dichiarare deve essere non inferiore al maggiore del canone annuo ridotto del 15%, cioè <strong>€ 5.997,60</strong> (588 x 12) x 85%) e del 10% del valore dell'immobile, cioè<strong> € 8.427,00</strong> (668,81 x 1,05 x 120) x 10%).</p><p></p><p>Perciò se tu dichiari un reddito inferiore a € 8.427,00 (non rilevano gli aggiornamenti Istat poiché il contratto è cedolarizzato), andando a percepire un reddito da locazione più basso, <u>puoi </u>ricevere un avviso di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria.</p><p></p><p><strong>Il reddito da dichiarare deve essere almeno pari a € 8.427,00. </strong>Se tu dichiari un canone annuo pari a € 7.056,00, <u>potrebbe</u> essere liquidata da parte dell'ufficio un'imposta complementare pari a € 19,19, cioè (8427 - 7056) x 70% x 2%, più sanzione da articolo 71 DPR 131/86 (dal 100 al 200% della maggiore imposta) ed interessi legali.</p><p></p><p>Diversamente se dichiari un imponibile pari a € 10.320,00 (860 x 12), predeterminato sulla soglia minima, è stata definita l'esclusione dalle regole sopra riportate.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Magnus Ansegar, post: 242819, member: 46607"] La convenzione di Prato del 2003 prevede riduzioni dei valori minimi (vedi articolo 2): le organizzazioni della proprietà immobiliare e i sindacati degli inquilini della città di Prato hanno stabilito che i valori minimi e massimi per ogni singola zona siano suddivisi in tre fasce di oscillazione, alle quali "[B]le parti private contraenti possono derogare solo i valori minimi in basso a favore del conduttore". [/B]In caso di uscita dai parametri minimi, non viene neppure richiesto l'intervento da parte delle organizzazioni di categoria. Il reddito minimo da dichiarare deve essere non inferiore al maggiore del canone annuo ridotto del 15%, cioè [B]€ 5.997,60[/B] (588 x 12) x 85%) e del 10% del valore dell'immobile, cioè[B] € 8.427,00[/B] (668,81 x 1,05 x 120) x 10%). Perciò se tu dichiari un reddito inferiore a € 8.427,00 (non rilevano gli aggiornamenti Istat poiché il contratto è cedolarizzato), andando a percepire un reddito da locazione più basso, [U]puoi [/U]ricevere un avviso di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria. [B]Il reddito da dichiarare deve essere almeno pari a € 8.427,00. [/B]Se tu dichiari un canone annuo pari a € 7.056,00, [U]potrebbe[/U] essere liquidata da parte dell'ufficio un'imposta complementare pari a € 19,19, cioè (8427 - 7056) x 70% x 2%, più sanzione da articolo 71 DPR 131/86 (dal 100 al 200% della maggiore imposta) ed interessi legali. Diversamente se dichiari un imponibile pari a € 10.320,00 (860 x 12), predeterminato sulla soglia minima, è stata definita l'esclusione dalle regole sopra riportate. [/QUOTE]
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