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Testo
<blockquote data-quote="Ollj" data-source="post: 277780"><p>1) Un incontro con Equitalia non è un dramma: mica mangian i bambini... Son dei funzionari pubblici a servizio del cittadino e voi non siete neppure oggetto di alcuna loro attenzione: l'ipoteca grava solamente sulla quota di vostro fratello, le vostre quote sono libere da qualsiasi peso/vincolo. Semmai l'incontro con Equitalia potrà porre le basi per un futuro accordo in vista di una soluzione vantaggiosa per tutti: vendita concordata del bene immobile senza dover andare in asta = Voi ed Equitalia otterrete il massimo profitto.</p><p>2) Le vostre quote sono libere da qualsiasi peso; Equitalia non potrà mai soddisfare il suo credito sulle vostre quote. Voi se voleste, potreste in ogni momento vendere a chiunque le vostre quote. Unico problema sarebbe trovare un compratore e ad un prezzo per voi interessante.</p><p>3) Se non farete nulla tutto rimarrà così com'è, finché Equitalia o chi per essa (lo Stato) non si rivolgano ad un Giudice e facciano mettere il bene all'asta per recuperare la propria quota (e la vendita all'asta penalizzerebbe soprattutto voi che non otterreste di certo un prezzo di mercato per le vostre quote, come invece sarebbe accaduto se agito come indicato al punto 1))</p><p>3) cercatevi un professionista serio che vi segua: per puntare ad un accordo con Equitalia, o per nominare un curatore dell'eredità giacente di vostro fratello, o (come ultima ed estrema soluzione) per rivolgervi al Giudice e far sciogliere la comunione ereditaria e far vendere il bene all'asta).</p><p>4) Passati 10 anni si sarà prescritto il diritto di accettare l'eredità di vostro fratello; la sua quota sarà devoluta allo Stato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ollj, post: 277780"] 1) Un incontro con Equitalia non è un dramma: mica mangian i bambini... Son dei funzionari pubblici a servizio del cittadino e voi non siete neppure oggetto di alcuna loro attenzione: l'ipoteca grava solamente sulla quota di vostro fratello, le vostre quote sono libere da qualsiasi peso/vincolo. Semmai l'incontro con Equitalia potrà porre le basi per un futuro accordo in vista di una soluzione vantaggiosa per tutti: vendita concordata del bene immobile senza dover andare in asta = Voi ed Equitalia otterrete il massimo profitto. 2) Le vostre quote sono libere da qualsiasi peso; Equitalia non potrà mai soddisfare il suo credito sulle vostre quote. Voi se voleste, potreste in ogni momento vendere a chiunque le vostre quote. Unico problema sarebbe trovare un compratore e ad un prezzo per voi interessante. 3) Se non farete nulla tutto rimarrà così com'è, finché Equitalia o chi per essa (lo Stato) non si rivolgano ad un Giudice e facciano mettere il bene all'asta per recuperare la propria quota (e la vendita all'asta penalizzerebbe soprattutto voi che non otterreste di certo un prezzo di mercato per le vostre quote, come invece sarebbe accaduto se agito come indicato al punto 1)) 3) cercatevi un professionista serio che vi segua: per puntare ad un accordo con Equitalia, o per nominare un curatore dell'eredità giacente di vostro fratello, o (come ultima ed estrema soluzione) per rivolgervi al Giudice e far sciogliere la comunione ereditaria e far vendere il bene all'asta). 4) Passati 10 anni si sarà prescritto il diritto di accettare l'eredità di vostro fratello; la sua quota sarà devoluta allo Stato. [/QUOTE]
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