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Casa di proprietà di 3 eredi di cui su una terza parte grava una ipoteca
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Testo
<blockquote data-quote="Ollj" data-source="post: 277817"><p>No Gianco; l'accrescimento di cui fa cenno, opera tra <strong>coeredi</strong> in funzione dell'eventuale quota <strong>non accettata/accettazione prescritta </strong>di uno degli <strong>altri coeredi</strong>.</p><p>Nel caso di [USER=51919]@pensionato[/USER] invece, i fratelli <strong>non sono coeredi v</strong>erso il<strong> proprio fratello</strong> ma <u><strong>verso il proprio padre </strong></u>quindi l'accrescimento si sarebbe verificato solo se:</p><p>- il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] <strong>mai avesse accettato la propria parte</strong></p><p>- lo stesso avessero fatto i figli di lui</p><p></p><p>Invece nel caso di specie abbiamo:</p><p>- De cuius (<strong>padre </strong>di [USER=51919]@pensionato[/USER]) che lascia eredità a tre fratelli</p><p>- ciascuno dei tre fratelli <strong>accetta la propria quota</strong></p><p>- il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] fa gravare la sua parte di eredità con ipoteca/Equitalia</p><p>- tre comproprietari <strong>distinti</strong> ciascuno con la propria % di comunione pro indiviso.</p><p></p><p>Quindi:</p><p>- morte del fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER]: <strong>suoi coeredi sarebbero i figli </strong>e qui si sarebbe operato l'accrescimeno (<strong>tra loro </strong>se avesse mai accettato uno di loro)</p><p>- nessuno dei figli accetta la quota di spettanza, i fratelli del de cuius ([USER=51919]@pensionato[/USER] e l'altro) non chiedono al giudice un termine entro cui imporre ai potenziali eredi (figli del fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER]) un <strong>termine entro cui accettare</strong>,</p><p>- orbene, allo scdere del 10° anno, <strong>il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] non lascerà ad alcuno la sua quota gravata di ipoteca (nessuno ha voluto accettare), </strong>quindi tutto si<strong> devolve allo Stato</strong> per mancanza di successibili.</p><p></p><p>Riepilogando:</p><p>- [USER=51919]@pensionato[/USER] e suo fratello hanno la loro quota;</p><p>- quella del fratello morto senza che nessuno abbia accettato va allo Stato (non può andare per accrescimento a [USER=51919]@pensionato[/USER] e altro fratello perchè loro <strong>non sono diventati eredi del fratello</strong>)</p><p>- [USER=51919]@pensionato[/USER] deve trovare un accordo con Equitalia/Stato per vendere il bene e ricavare la sua quota (Equitalia avrà la sua quota dallo Stato)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ollj, post: 277817"] No Gianco; l'accrescimento di cui fa cenno, opera tra [B]coeredi[/B] in funzione dell'eventuale quota [B]non accettata/accettazione prescritta [/B]di uno degli [B]altri coeredi[/B]. Nel caso di [USER=51919]@pensionato[/USER] invece, i fratelli [B]non sono coeredi v[/B]erso il[B] proprio fratello[/B] ma [U][B]verso il proprio padre [/B][/U]quindi l'accrescimento si sarebbe verificato solo se: - il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] [B]mai avesse accettato la propria parte[/B] - lo stesso avessero fatto i figli di lui Invece nel caso di specie abbiamo: - De cuius ([B]padre [/B]di [USER=51919]@pensionato[/USER]) che lascia eredità a tre fratelli - ciascuno dei tre fratelli [B]accetta la propria quota[/B] - il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] fa gravare la sua parte di eredità con ipoteca/Equitalia - tre comproprietari [B]distinti[/B] ciascuno con la propria % di comunione pro indiviso. Quindi: - morte del fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER]: [B]suoi coeredi sarebbero i figli [/B]e qui si sarebbe operato l'accrescimeno ([B]tra loro [/B]se avesse mai accettato uno di loro) - nessuno dei figli accetta la quota di spettanza, i fratelli del de cuius ([USER=51919]@pensionato[/USER] e l'altro) non chiedono al giudice un termine entro cui imporre ai potenziali eredi (figli del fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER]) un [B]termine entro cui accettare[/B], - orbene, allo scdere del 10° anno, [B]il fratello di [USER=51919]@pensionato[/USER] non lascerà ad alcuno la sua quota gravata di ipoteca (nessuno ha voluto accettare), [/B]quindi tutto si[B] devolve allo Stato[/B] per mancanza di successibili. Riepilogando: - [USER=51919]@pensionato[/USER] e suo fratello hanno la loro quota; - quella del fratello morto senza che nessuno abbia accettato va allo Stato (non può andare per accrescimento a [USER=51919]@pensionato[/USER] e altro fratello perchè loro [B]non sono diventati eredi del fratello[/B]) - [USER=51919]@pensionato[/USER] deve trovare un accordo con Equitalia/Stato per vendere il bene e ricavare la sua quota (Equitalia avrà la sua quota dallo Stato) [/QUOTE]
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