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Certificazione energetica e obbligo di allegarla al rogito ?
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<blockquote data-quote="griz" data-source="post: 169909" data-attributes="member: 36731"><p>a parte le elucubrazioni di Jaco vanno chiariti alcuni particolari:</p><p>la certificazione energetica serve a far sapere a nuovo utente dell'unità immobiliare quanto consuma in termini di Kw/mqa (chilowatt al mq all'anno), un valore di riferimento. da quanto ho dedotto è un sistema per stimolare il miglioramennto dell'efficienza energetica degli immobili: probabilmente (e un poco sta avvenendo) saranno privilegiate sul mercato le unità immobiliari più efficienti.</p><p>Le classi vengono sparate nell'aria come coriandoli ma si deve sapere che mentre per le classi dalla A alla F ci sono valori di rifetimento minimi e max, per la classe G il valore di Kw/mqa parte da 175, questo significa che una classe G può avere un consumo di 176 Kw/mqa o anche di 450 Kw/mqa quindi mentre le classi migliori tutti sanno cosa può significare, dire genericamente classe G non ha alcun significato. </p><p>La psicosi dell'efficienza energetica poi produce che le unità in classe G vengano considerate ormai decisamente obsolete interpretando semplicemente la lettera che il certificatore assegna senza considerare il valore di efficienza che è in realtà il vero parametro. Questo viene anche perorato dagli agenti immobiliari che raramente conoscono la materia e si limitano a leggere la lettera.</p><p>Va inoltre detto che una buona classe G (vicina al valore minimo) non è detto che consumi concretamente molto di più di una classe D che invece verrebbe quotata come efficiente. Anche un immobile in classe A+, se chi fa le pulizie apre le finestre, arriva a consumare molto di più di quello che viene certificato.</p><p>Quindi, in un mercato consapevole, autocertificare una classe G, genericamente equivarrebbe ad abbattere il valore dell'unità, mentre certificare una classe G in modo corretto equivale a fare una stima attendibile dell'efficienza energetica dell'immobile che correttamente interpretata assegna il giusto valore.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="griz, post: 169909, member: 36731"] a parte le elucubrazioni di Jaco vanno chiariti alcuni particolari: la certificazione energetica serve a far sapere a nuovo utente dell'unità immobiliare quanto consuma in termini di Kw/mqa (chilowatt al mq all'anno), un valore di riferimento. da quanto ho dedotto è un sistema per stimolare il miglioramennto dell'efficienza energetica degli immobili: probabilmente (e un poco sta avvenendo) saranno privilegiate sul mercato le unità immobiliari più efficienti. Le classi vengono sparate nell'aria come coriandoli ma si deve sapere che mentre per le classi dalla A alla F ci sono valori di rifetimento minimi e max, per la classe G il valore di Kw/mqa parte da 175, questo significa che una classe G può avere un consumo di 176 Kw/mqa o anche di 450 Kw/mqa quindi mentre le classi migliori tutti sanno cosa può significare, dire genericamente classe G non ha alcun significato. La psicosi dell'efficienza energetica poi produce che le unità in classe G vengano considerate ormai decisamente obsolete interpretando semplicemente la lettera che il certificatore assegna senza considerare il valore di efficienza che è in realtà il vero parametro. Questo viene anche perorato dagli agenti immobiliari che raramente conoscono la materia e si limitano a leggere la lettera. Va inoltre detto che una buona classe G (vicina al valore minimo) non è detto che consumi concretamente molto di più di una classe D che invece verrebbe quotata come efficiente. Anche un immobile in classe A+, se chi fa le pulizie apre le finestre, arriva a consumare molto di più di quello che viene certificato. Quindi, in un mercato consapevole, autocertificare una classe G, genericamente equivarrebbe ad abbattere il valore dell'unità, mentre certificare una classe G in modo corretto equivale a fare una stima attendibile dell'efficienza energetica dell'immobile che correttamente interpretata assegna il giusto valore. [/QUOTE]
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