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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 195490" data-attributes="member: 39257"><p>Vedi Arciera io tuoi interventi sono improntati al risvolto fiscale</p><p>e straripeti il limite arcinoto del milione di euro...(una delle poche misure positive di LUI...) Il mio è improntato a quello ereditario e se leggi meglio il dialogo con Adriano G. ne avrai la prova. Anche le risposte dei notai che hai interpellato sono solo mirati</p><p>alla correttezza fiscale. Ora ti prego di abbandonare il lato fiscale e seguirmi, se credi, in questa altra riflessione sulla forma scritta della donazione di notevole entità inevitabilmente richiamata </p><p>dall'imperturbabile TIGRONE. Perchè il legislatore vuole la forma scritta??? La mia risposta è: per dare modo ai coeredi di controllare l'operato del Donante e nel caso di fare scattare la Collazione. Il legislatore si è ben guardato dal distinguere, come avrebbe dovuto fare, una donazione immobiliare da quella</p><p>monetaria...ha lasciato una commistione fra le due diversità...</p><p>che gli fa molto comodo. Necessariamente la donazione di un immobile deve essere trascritta tramite un atto pubblico, il solo legittimato al trasferimento proprietario... da cui l'obbligo della forma scritta. Insomma è un passaggio reale di un bene ben visibile da tutti...mentre il passaggio del denaro può essere di fatto reso invisibile, essendo fra l'altro inodore...Da qui l'astuzia di non differenziare e lasciare che sia il coerede leso a reclamare la nullità di un notevole passaggio di denaro che a tutti gli effetti diventa Donazione. Anch'essa sottoposta a una forzatura legislativa...l'art.769 del C.C. la definisce (sintetizzo) "arricchimento" di una PARTE...Ebbene i mei figli/e non sono una parte della famiglia, sono invece l'essenza fondamentale della stessa (checchè ne dica l'arcigay...) e tutto quello che i genitori prima, durante e dopo la propria vita hanno dato loro non deve essere sottoposto al controllo di nessuno, compresi gli stessi figli...in altre parole il verbo dare non deve trasformarsi nel verbo donare come di fatto fà la legge. Ecco perchè Arciera guardavo il lato ereditario e non quello fiscale. Grazie. QPQ.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 195490, member: 39257"] Vedi Arciera io tuoi interventi sono improntati al risvolto fiscale e straripeti il limite arcinoto del milione di euro...(una delle poche misure positive di LUI...) Il mio è improntato a quello ereditario e se leggi meglio il dialogo con Adriano G. ne avrai la prova. Anche le risposte dei notai che hai interpellato sono solo mirati alla correttezza fiscale. Ora ti prego di abbandonare il lato fiscale e seguirmi, se credi, in questa altra riflessione sulla forma scritta della donazione di notevole entità inevitabilmente richiamata dall'imperturbabile TIGRONE. Perchè il legislatore vuole la forma scritta??? La mia risposta è: per dare modo ai coeredi di controllare l'operato del Donante e nel caso di fare scattare la Collazione. Il legislatore si è ben guardato dal distinguere, come avrebbe dovuto fare, una donazione immobiliare da quella monetaria...ha lasciato una commistione fra le due diversità... che gli fa molto comodo. Necessariamente la donazione di un immobile deve essere trascritta tramite un atto pubblico, il solo legittimato al trasferimento proprietario... da cui l'obbligo della forma scritta. Insomma è un passaggio reale di un bene ben visibile da tutti...mentre il passaggio del denaro può essere di fatto reso invisibile, essendo fra l'altro inodore...Da qui l'astuzia di non differenziare e lasciare che sia il coerede leso a reclamare la nullità di un notevole passaggio di denaro che a tutti gli effetti diventa Donazione. Anch'essa sottoposta a una forzatura legislativa...l'art.769 del C.C. la definisce (sintetizzo) "arricchimento" di una PARTE...Ebbene i mei figli/e non sono una parte della famiglia, sono invece l'essenza fondamentale della stessa (checchè ne dica l'arcigay...) e tutto quello che i genitori prima, durante e dopo la propria vita hanno dato loro non deve essere sottoposto al controllo di nessuno, compresi gli stessi figli...in altre parole il verbo dare non deve trasformarsi nel verbo donare come di fatto fà la legge. Ecco perchè Arciera guardavo il lato ereditario e non quello fiscale. Grazie. QPQ. [/QUOTE]
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