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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 195688" data-attributes="member: 39257"><p>Arciera@</p><p>Il prototipo che proponi è numericamente irrilevante ed è completamente fuori dalla impostazione che da quando scrivo su propit in materia di donazione-collazione ho più volte illustrato, senza aver la certezza di aver fatto capire. E tu ne sei l'esempio. La materia è ostica e la mia critica al modo di legiferare non è comoda perchè va a toccare concetti ben radicati nella conoscenza e nei comportamenti collettivi. Un famoso detto popolare recitava: "Un padre sfama dieci figli...dieci figli non sfamano il padre..." Io da lì vengo non solo come padre ma come cittadino che dibatte su propit e quindi non penso" per ora " di proporre alcunchè su ipotetici FRATELLI scaltri e GENITORI deboli. La mia personale statistica, confermata da alcuni post su propit, indica un prototipo di genitore che sin dal concepimento del figlio è pronto a dare tutto il possibile, sia pure sotto mirato controllo, e SENZA LIMITI DI TEMPO...E mentre si prepara a dare continuerà a dare prima, durante e dopo. E quando dà, il figlio prende e nessuno dei due pensa lontanamente che dovrebbero stilare un contratto (art.769 C.C.) perchè se il verbo dare avendo gli stessi effetti della donazione alla fine è donazione ( non per me...) Tu che sei così brava a spaccare il capello vatti a leggere l'articolo riportato e cerca di realizzare, se vuoi, due varianti contraopposte: una a favore del legislatore e una contraria...Solo così potrai arricchire il dibattito e contribuire a chiarire la RATIO di base. Brevemente sui due verbi dare e donare: sono analoghi e producono lo stesso effetto, ma comunque sono diversi e lo sono di più proprio nell'ambito familiare e già dissi con l'amico Jerri 48 (..è in ferie???) che ogni parola ha un suo uso specifico da non confondere con altre analoghe. Nel nostro caso "Dare" presuppone uno stato d'animo</p><p> di "dovere permanente" (senza rigidezza...). Donare è un fatto aleatorio che può verificarsi o non... e non è obbligatorio...</p><p>Accostarsi ai problemi con animo propositivo è sempre da preferire a...quell'altro...Ci vorrebbe una faccina...ma non le so usare...e quindi mi limito alla solita piccola firma..qpq.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 195688, member: 39257"] Arciera@ Il prototipo che proponi è numericamente irrilevante ed è completamente fuori dalla impostazione che da quando scrivo su propit in materia di donazione-collazione ho più volte illustrato, senza aver la certezza di aver fatto capire. E tu ne sei l'esempio. La materia è ostica e la mia critica al modo di legiferare non è comoda perchè va a toccare concetti ben radicati nella conoscenza e nei comportamenti collettivi. Un famoso detto popolare recitava: "Un padre sfama dieci figli...dieci figli non sfamano il padre..." Io da lì vengo non solo come padre ma come cittadino che dibatte su propit e quindi non penso" per ora " di proporre alcunchè su ipotetici FRATELLI scaltri e GENITORI deboli. La mia personale statistica, confermata da alcuni post su propit, indica un prototipo di genitore che sin dal concepimento del figlio è pronto a dare tutto il possibile, sia pure sotto mirato controllo, e SENZA LIMITI DI TEMPO...E mentre si prepara a dare continuerà a dare prima, durante e dopo. E quando dà, il figlio prende e nessuno dei due pensa lontanamente che dovrebbero stilare un contratto (art.769 C.C.) perchè se il verbo dare avendo gli stessi effetti della donazione alla fine è donazione ( non per me...) Tu che sei così brava a spaccare il capello vatti a leggere l'articolo riportato e cerca di realizzare, se vuoi, due varianti contraopposte: una a favore del legislatore e una contraria...Solo così potrai arricchire il dibattito e contribuire a chiarire la RATIO di base. Brevemente sui due verbi dare e donare: sono analoghi e producono lo stesso effetto, ma comunque sono diversi e lo sono di più proprio nell'ambito familiare e già dissi con l'amico Jerri 48 (..è in ferie???) che ogni parola ha un suo uso specifico da non confondere con altre analoghe. Nel nostro caso "Dare" presuppone uno stato d'animo di "dovere permanente" (senza rigidezza...). Donare è un fatto aleatorio che può verificarsi o non... e non è obbligatorio... Accostarsi ai problemi con animo propositivo è sempre da preferire a...quell'altro...Ci vorrebbe una faccina...ma non le so usare...e quindi mi limito alla solita piccola firma..qpq. [/QUOTE]
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