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Area Tecnica ed Edilizia
Catasto Fabbricati ed Edilizia Urbana
Cessione di un vano appartamento ad un laboratorio contiguo con accorpamento
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Testo
<blockquote data-quote="albema" data-source="post: 126477"><p>Entrambi gli immobili in questione erano stati costruiti abusivamente ed hanno avuto la loro concessione edilizia con L.47/85. Prima di ottenere le relative concessioni edilizie nel 1991 ho aquistato il vano di un appartamento ed l'ho accorpato al mio laboratorio che era contiguo. Poi ho chiesto per tutto il nuovo laboratorio all'ufficio condono il cambio d'uso in negozio avendo raggiunto la metratura necessaria. Anche le variazioni di cessione-accorpamento sono state comunicate all'ufficio Condono e registrate al Catasto.</p><p>L'USCE mi ha fatto pagare e consegnato 2 ulteriori concessioni edilizie con L.724/94. La prima come nuova costruzione di negozio per il vano accorpato con una oblazione da pagare in base ai mq. e la seconda per cambio d'uso del laboratorio iniziale in negozio con una oblazione forfettaria di euro 2,582,00 + oneri conc. per entrambe. Il proprietario dell'appartamento invece non ha ricevuto nessuna concessione ulteriore . E' giusto quanto accaduto visto che non vi è stato aumento di metrature ? Posso pretendere qualcosa dal proprietario dell'appartamento ? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/rolling_eyes.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":occhi_al_cielo:" title="Occhi al cielo :occhi_al_cielo:" data-shortname=":occhi_al_cielo:" /></p><p> <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/scream.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":shock:" title="Shock :shock:" data-shortname=":shock:" />Qualcuno sostiene che solo se conservavo la categoria iniziale di laboratorio avrei evitato almeno la seconda concessione o addirittura anche la prima visto che non ci sarebbe stato aumento del numero delle unità immobiliari causato dalla mia richiesta di cambio d'uso, ma solo una diversa distribuzione di spazi interni tra unità immobiliari contigue trattandosi di opere interne e non di un nuovo abuso edilizio. Che ne dite ? Grazie. E' un bel quesito <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/symbols/grey_exclamation.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":affermazione:" title="Esclamazione :affermazione:" data-shortname=":affermazione:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="albema, post: 126477"] Entrambi gli immobili in questione erano stati costruiti abusivamente ed hanno avuto la loro concessione edilizia con L.47/85. Prima di ottenere le relative concessioni edilizie nel 1991 ho aquistato il vano di un appartamento ed l'ho accorpato al mio laboratorio che era contiguo. Poi ho chiesto per tutto il nuovo laboratorio all'ufficio condono il cambio d'uso in negozio avendo raggiunto la metratura necessaria. Anche le variazioni di cessione-accorpamento sono state comunicate all'ufficio Condono e registrate al Catasto. L'USCE mi ha fatto pagare e consegnato 2 ulteriori concessioni edilizie con L.724/94. La prima come nuova costruzione di negozio per il vano accorpato con una oblazione da pagare in base ai mq. e la seconda per cambio d'uso del laboratorio iniziale in negozio con una oblazione forfettaria di euro 2,582,00 + oneri conc. per entrambe. Il proprietario dell'appartamento invece non ha ricevuto nessuna concessione ulteriore . E' giusto quanto accaduto visto che non vi è stato aumento di metrature ? Posso pretendere qualcosa dal proprietario dell'appartamento ? :roll: :shock:Qualcuno sostiene che solo se conservavo la categoria iniziale di laboratorio avrei evitato almeno la seconda concessione o addirittura anche la prima visto che non ci sarebbe stato aumento del numero delle unità immobiliari causato dalla mia richiesta di cambio d'uso, ma solo una diversa distribuzione di spazi interni tra unità immobiliari contigue trattandosi di opere interne e non di un nuovo abuso edilizio. Che ne dite ? Grazie. E' un bel quesito :!: [/QUOTE]
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