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Come evitare che il mio avvocato mi chieda ulteriori spese in futuro?
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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 263420" data-attributes="member: 39257"><p>Procediamo con ordine, rispondi sì o no...</p><p>-Il primo documento era già una fattura con tanto di numero e data e completo</p><p>di IVA?</p><p>- Il secondo documento che hai appena postato è <strong>firmato</strong> magare anche su carta "titolata"???</p><p>- Che cosa è accaduto fra il primo invio e il secondo??? Da giustificare tale</p><p>immonda richiesta???</p><p>Ti avevo consigliato di inviargli una raccomandata riepilogante l'accordo</p><p>intervenuto. L'hai fatto o no???</p><p>Comunque siano andate le cose tu non devi più affidarti al telefono...</p><p>Se possibile anche via Email...resta sempre una traccia.</p><p>Gli risponderai che non vi è nessun bisogno di sottoscrivere un accordo</p><p>di tal fatta (evitiamo gli aggettivi...)...Che seguisse (lui) le regole contabili-fiscali</p><p>annullando la prima fattura ( qualunque voce è buona) ed emettendone</p><p>una seconda, completa di tutti i dati,IVA compresa. Al ricevimento la</p><p>pagherai come convenuto e come indicato in fattura ( totale o frazionata).</p><p>Solo su questa nuova fattura potrà esercitare un'azione legale in caso di</p><p>insolvenza che tu, a quanto pare, desideri evitare.</p><p>A chiusura dico che se la lettera ricatto è stata firmata ed è ben tracciabile</p><p>avrai tu un formidabile strumento di "difesa" nel caso che lui insistesse</p><p>nell'immonda richiesta. Resto in attesa...qpq.</p><p>PS. Per i difensori accaniti della categoria...Vi è un sottile disegno perverso</p><p>nell'impostazione che stiamo vivendo...che "viaggia" da bocca a bocca nella</p><p>"nobile" (si fa per dire) categoria. Qual è? E' questa.</p><p>Siccome il privato non può detrarre il nostro costo e anche noi abbiamo necessità</p><p>di fare del nero...perchè...perchè...Noi aumentiamo a dismisura la "richiesta"</p><p>per poi magnanimamente la riduciamo per poi avere facile gioco a dire al</p><p>malcapitato assistito: " Sì purchè nell'esposizione in fattura dovrò ridurre</p><p>ancora di più il totale...per cui quanto esposto in fattura me lo pagherai con</p><p>assegno o altro...Mentre la parte fuori fattura con contante. In gergo</p><p>fiscalista, si chiama sottofatturazione. Chiaramente questo può avvenire in</p><p>tutte le prestazioni anche di altre categorie professionali o artigianali che siano. </p><p>Per questo motivo il "fruitore" dovrebbe sempre chiedere un preventivo</p><p>con obbligo di non superare un ben definito massimale. Ma quanti lo fanno???</p><p>Specie con gli avvocati??? Chi non è d'accordo è pregato di esporre la sua</p><p>contrarietà senza affibiarmi dei titoli dispregiativi...Di cui il vero astuto protagonista di "Ars Pugnandi" ne sa fare a meno...Cappitto mi avete???</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 263420, member: 39257"] Procediamo con ordine, rispondi sì o no... -Il primo documento era già una fattura con tanto di numero e data e completo di IVA? - Il secondo documento che hai appena postato è [B]firmato[/B] magare anche su carta "titolata"??? - Che cosa è accaduto fra il primo invio e il secondo??? Da giustificare tale immonda richiesta??? Ti avevo consigliato di inviargli una raccomandata riepilogante l'accordo intervenuto. L'hai fatto o no??? Comunque siano andate le cose tu non devi più affidarti al telefono... Se possibile anche via Email...resta sempre una traccia. Gli risponderai che non vi è nessun bisogno di sottoscrivere un accordo di tal fatta (evitiamo gli aggettivi...)...Che seguisse (lui) le regole contabili-fiscali annullando la prima fattura ( qualunque voce è buona) ed emettendone una seconda, completa di tutti i dati,IVA compresa. Al ricevimento la pagherai come convenuto e come indicato in fattura ( totale o frazionata). Solo su questa nuova fattura potrà esercitare un'azione legale in caso di insolvenza che tu, a quanto pare, desideri evitare. A chiusura dico che se la lettera ricatto è stata firmata ed è ben tracciabile avrai tu un formidabile strumento di "difesa" nel caso che lui insistesse nell'immonda richiesta. Resto in attesa...qpq. PS. Per i difensori accaniti della categoria...Vi è un sottile disegno perverso nell'impostazione che stiamo vivendo...che "viaggia" da bocca a bocca nella "nobile" (si fa per dire) categoria. Qual è? E' questa. Siccome il privato non può detrarre il nostro costo e anche noi abbiamo necessità di fare del nero...perchè...perchè...Noi aumentiamo a dismisura la "richiesta" per poi magnanimamente la riduciamo per poi avere facile gioco a dire al malcapitato assistito: " Sì purchè nell'esposizione in fattura dovrò ridurre ancora di più il totale...per cui quanto esposto in fattura me lo pagherai con assegno o altro...Mentre la parte fuori fattura con contante. In gergo fiscalista, si chiama sottofatturazione. Chiaramente questo può avvenire in tutte le prestazioni anche di altre categorie professionali o artigianali che siano. Per questo motivo il "fruitore" dovrebbe sempre chiedere un preventivo con obbligo di non superare un ben definito massimale. Ma quanti lo fanno??? Specie con gli avvocati??? Chi non è d'accordo è pregato di esporre la sua contrarietà senza affibiarmi dei titoli dispregiativi...Di cui il vero astuto protagonista di "Ars Pugnandi" ne sa fare a meno...Cappitto mi avete??? [/QUOTE]
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