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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 258528" data-attributes="member: 39257"><p>Che cosa triste...Al padre che dà senza sperperare,pur perseguendo una parvenza di "equità", invece di onorarne la memoria e il rispetto per le sue scelte in vita viene di fatto offeso per la cattiveria di una impostazione legislativa che continuo a definire, limitandomi, liberticida. Credo che sia la prima volta leggere un post</p><p>di un padre ultra settantenne che mi rassomiglia molto da vicino. A suo tempo nei vari dibattiti sulla collazione dissi che soltanto dei genitori avanti negli anni avrebbero potuto comprendere il mio punto di vista e dissi che per i figli la legge</p><p>appare bella...Nel caso in esame la risposta (giusta giuridicamente) di Dimaraz</p><p>è improntata all'aspetto contabile...dei due valori in campo...Il semplice valore</p><p>affettivo-protettivo insito nel verbo "dare" e non donare non viene sfiorato per il semplice fatto che il legislatore a sua volta si è ben guardato dall'accennarlo...</p><p>neanche minimamente. E ripeto...che cosa triste. Quiproquo. P.S. Il padre-padre</p><p> comincia a usare il verbo <strong>dare</strong> sin dal concepimento...una volta nati ( i figli)</p><p>il padre-padre darà per tutta la vita (senescenza a parte) in base alla necessità del momento e senza porsi condizionamenti di partita doppia derivanti di fatto</p><p>dalla scellerata impostazione legislativa. Fermati qui...Quiproquo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 258528, member: 39257"] Che cosa triste...Al padre che dà senza sperperare,pur perseguendo una parvenza di "equità", invece di onorarne la memoria e il rispetto per le sue scelte in vita viene di fatto offeso per la cattiveria di una impostazione legislativa che continuo a definire, limitandomi, liberticida. Credo che sia la prima volta leggere un post di un padre ultra settantenne che mi rassomiglia molto da vicino. A suo tempo nei vari dibattiti sulla collazione dissi che soltanto dei genitori avanti negli anni avrebbero potuto comprendere il mio punto di vista e dissi che per i figli la legge appare bella...Nel caso in esame la risposta (giusta giuridicamente) di Dimaraz è improntata all'aspetto contabile...dei due valori in campo...Il semplice valore affettivo-protettivo insito nel verbo "dare" e non donare non viene sfiorato per il semplice fatto che il legislatore a sua volta si è ben guardato dall'accennarlo... neanche minimamente. E ripeto...che cosa triste. Quiproquo. P.S. Il padre-padre comincia a usare il verbo [B]dare[/B] sin dal concepimento...una volta nati ( i figli) il padre-padre darà per tutta la vita (senescenza a parte) in base alla necessità del momento e senza porsi condizionamenti di partita doppia derivanti di fatto dalla scellerata impostazione legislativa. Fermati qui...Quiproquo. [/QUOTE]
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