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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 352045" data-attributes="member: 15764"><p>Supponiamo che una coppia di fratelli diventino proprietari del 50% ciascuno della casa dei loro genitori. Un fratello, sposato e con prole, vive, e viveva già da tempo in un appartamento di sua proprietà; l'altro fratello, sposato e con prole, abita, ed ha sempre abitato anche da scapolo, nella casa con i genitori.</p><p>Il fratello fuori casa è a conoscenza della occupazione dell'appartamento da parte dell'altro fratello e tacitamente accondiscende a questa situazione: si limita a pagare l'ICI/IMU sul 50% di proprietà della casa che per lui è seconda casa.</p><p>Nel corso degli anni il fratello che è sempre rimasto nella'appartamento, oltre a pagare regolarmente le spese condominiali per intero, a sue spese provvede: ad imbiancare l'appartamento, a sostituire le finestre originali con vetro singolo con finestre con telaio in alluminio a taglio termico e doppivetri, a sostituire la porta originale con una porta blindata senza consegnare una copia della serratura all' altro fratello, a creare un secondo bagno nell'appartamento. Il costo di queste lavorazioni, che spettano a chi detiene la proprietà, sono state finanziate dal comproprietario che possedeva la casa che, abitandoci, escludeva la possibilità di fare parimente uso della casa medesima all'altro comproprietario. Trascorsi 20 anni di questa situazione, il comproprietario non dimorante, se non ha fatto un contratto scritto di comodato gratuito a favore dell'altro dimorante, oppure se non è in grado di dimostrare che l'esistenza un comodato gratuito verbale, se il comproprietario dimorante chiede l'intera proprietà per avvenuta usucapione, non può sperare che l'usucapione non sia certificata per il solo fatto che lui ha sempre pagato l'ICI/IMU.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 352045, member: 15764"] Supponiamo che una coppia di fratelli diventino proprietari del 50% ciascuno della casa dei loro genitori. Un fratello, sposato e con prole, vive, e viveva già da tempo in un appartamento di sua proprietà; l'altro fratello, sposato e con prole, abita, ed ha sempre abitato anche da scapolo, nella casa con i genitori. Il fratello fuori casa è a conoscenza della occupazione dell'appartamento da parte dell'altro fratello e tacitamente accondiscende a questa situazione: si limita a pagare l'ICI/IMU sul 50% di proprietà della casa che per lui è seconda casa. Nel corso degli anni il fratello che è sempre rimasto nella'appartamento, oltre a pagare regolarmente le spese condominiali per intero, a sue spese provvede: ad imbiancare l'appartamento, a sostituire le finestre originali con vetro singolo con finestre con telaio in alluminio a taglio termico e doppivetri, a sostituire la porta originale con una porta blindata senza consegnare una copia della serratura all' altro fratello, a creare un secondo bagno nell'appartamento. Il costo di queste lavorazioni, che spettano a chi detiene la proprietà, sono state finanziate dal comproprietario che possedeva la casa che, abitandoci, escludeva la possibilità di fare parimente uso della casa medesima all'altro comproprietario. Trascorsi 20 anni di questa situazione, il comproprietario non dimorante, se non ha fatto un contratto scritto di comodato gratuito a favore dell'altro dimorante, oppure se non è in grado di dimostrare che l'esistenza un comodato gratuito verbale, se il comproprietario dimorante chiede l'intera proprietà per avvenuta usucapione, non può sperare che l'usucapione non sia certificata per il solo fatto che lui ha sempre pagato l'ICI/IMU. [/QUOTE]
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