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<blockquote data-quote="affitto" data-source="post: 184075" data-attributes="member: 39067"><p>Buongiorno,</p><p>vi sarei grato se qualcuno mi potesse chiarire alcuni dubbi sulla stipula di un contratto di affitto a canone concordato (cedolare 10% fino al 2017, salvo conversione del D.L. 28.3.214 n.47 art. 9) ad uso abitativo tenendo conto che nel mio comune esiste un accordo territoriale aggiornato al 2007.</p><p></p><p>1- e' obbligatorio far vistare/redigere il contratto da un'associazione tra quelle firmatarie dell'accordo territoriale locale? o posso tranquillamente redigerlo da solo e portarlo firmato da entrambe le parti (conduttore/locatore) all'agenzia delle entrate per la registrazione?</p><p>2- gli importi min e max vanno rivalutati con il 75% dell'indice FOI calcolato dalla data dell'ultimo accordo al mese di partenza del contratto? ma sul sito istat sono giustamente in arretrato di 2 mesi. Come si procede in tal caso?</p><p>3- appurato che non posso chiedere il massimo perchè manca un requisito tra quelli richiesti come faccio a collocarmi tra il minimo e il massimo. Ad es. basta che faccio 1 euro al mese in meno del massimo e stò a posto con l'agenzia delle entrate?</p><p>4- è necessario allegare al contratto i calcoli che determinano nel mio caso gli importi min e max del canone mensile/annuale rivalutato?</p><p>5- se uno magari arrotandando gli importi aumentasse di 20/30 euro in eccesso il canone mensile cosa potrebbe succedere (di certo si pagherebbero più tasse e quindi si fa un favore allo stato)?</p><p>6- Infine nell'accordo territoriale si dice che in caso di contratti di durata superiore ai 3 anni si possono aumentare gli importi del +2% (durata 4 anni), +4% (durata 5 anni), +6% (durata 6 anni o suiperiore)</p><p>Il classico contratto 3+2 è da considerare un contratto di 5 anni e quindi posso/devo rideterminare in aumento gli importi del canone del 4%? o per ricadere in questi aumenti si deve fare un contratto rispettivamente 4+2, 5+2, 6+2?</p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="affitto, post: 184075, member: 39067"] Buongiorno, vi sarei grato se qualcuno mi potesse chiarire alcuni dubbi sulla stipula di un contratto di affitto a canone concordato (cedolare 10% fino al 2017, salvo conversione del D.L. 28.3.214 n.47 art. 9) ad uso abitativo tenendo conto che nel mio comune esiste un accordo territoriale aggiornato al 2007. 1- e' obbligatorio far vistare/redigere il contratto da un'associazione tra quelle firmatarie dell'accordo territoriale locale? o posso tranquillamente redigerlo da solo e portarlo firmato da entrambe le parti (conduttore/locatore) all'agenzia delle entrate per la registrazione? 2- gli importi min e max vanno rivalutati con il 75% dell'indice FOI calcolato dalla data dell'ultimo accordo al mese di partenza del contratto? ma sul sito istat sono giustamente in arretrato di 2 mesi. Come si procede in tal caso? 3- appurato che non posso chiedere il massimo perchè manca un requisito tra quelli richiesti come faccio a collocarmi tra il minimo e il massimo. Ad es. basta che faccio 1 euro al mese in meno del massimo e stò a posto con l'agenzia delle entrate? 4- è necessario allegare al contratto i calcoli che determinano nel mio caso gli importi min e max del canone mensile/annuale rivalutato? 5- se uno magari arrotandando gli importi aumentasse di 20/30 euro in eccesso il canone mensile cosa potrebbe succedere (di certo si pagherebbero più tasse e quindi si fa un favore allo stato)? 6- Infine nell'accordo territoriale si dice che in caso di contratti di durata superiore ai 3 anni si possono aumentare gli importi del +2% (durata 4 anni), +4% (durata 5 anni), +6% (durata 6 anni o suiperiore) Il classico contratto 3+2 è da considerare un contratto di 5 anni e quindi posso/devo rideterminare in aumento gli importi del canone del 4%? o per ricadere in questi aumenti si deve fare un contratto rispettivamente 4+2, 5+2, 6+2? Grazie [/QUOTE]
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