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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 300104" data-attributes="member: 42040"><p>Questo l'ho pensato anch'io.</p><p>Ma mi preoccupa un problema diverso, è cioè che sia l'inquilino ad avanzare obiezioni e rimostranze.</p><p>Se l'inquilino (dopo aver stipulato il contratto) ritiene che ci sia qualcosa di anomalo e/o sbagliato, potrebbe rivolgersi ad una sua associazione di categoria.</p><p></p><p>Ad esempio, nel caso che ho illustrato nel mio primo post, l'inquilino potrebbe non voler fissare la residenza nella casa locata. E magari si oppone alla risoluzione del contratto perché sostiene che la clausola risolutiva espressa è vessatoria. Allora si rivolge al Sunia che fornisce un'interpretazione molto probabilmente a suo favore. Io potrei rivolgermi, ad esempio, all'Uppi ed avere un'interpretazione a me favorevole.</p><p>A quel punto la questione dovrebbe essere risolta da un giudice, con i tempi e i costi inerenti.</p><p>Non sarebbe meglio che la legge e gli Accordi Territoriali fossero chiari ed esaustivi?!?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 300104, member: 42040"] Questo l'ho pensato anch'io. Ma mi preoccupa un problema diverso, è cioè che sia l'inquilino ad avanzare obiezioni e rimostranze. Se l'inquilino (dopo aver stipulato il contratto) ritiene che ci sia qualcosa di anomalo e/o sbagliato, potrebbe rivolgersi ad una sua associazione di categoria. Ad esempio, nel caso che ho illustrato nel mio primo post, l'inquilino potrebbe non voler fissare la residenza nella casa locata. E magari si oppone alla risoluzione del contratto perché sostiene che la clausola risolutiva espressa è vessatoria. Allora si rivolge al Sunia che fornisce un'interpretazione molto probabilmente a suo favore. Io potrei rivolgermi, ad esempio, all'Uppi ed avere un'interpretazione a me favorevole. A quel punto la questione dovrebbe essere risolta da un giudice, con i tempi e i costi inerenti. Non sarebbe meglio che la legge e gli Accordi Territoriali fossero chiari ed esaustivi?!? [/QUOTE]
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