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Contratto di affitto a persona che non porta lì la sua residenza
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Testo
<blockquote data-quote="JERRY48" data-source="post: 132077"><p>Dispositivo dell'art. 43 Codice Civile</p><p>Fonti → Codice Civile → LIBRO PRIMO - DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA → Titolo III - Del domicilio e della residenza (Artt. 43-47)</p><p></p><p></p><p>Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi [14 Cost., artt. 45 e 46 c.c.] (1).</p><p>La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale [144] (2).</p><p></p><p>Note</p><p></p><p>(1) Il domicilio, situato nel luogo ove la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, secondo l'insegnamento classico consta di due elementi: quello oggettivo, in riferimento ai rapporti economici, morali, sociali e familiari; quello soggettivo, derivante dall'intenzione del soggetto stesso di fissare in un determinato luogo il centro dei propri affari o interessi. In alcuni casi il domicilio è conseguenza della legge (nel caso del minore, generalmente domiciliato presso i genitori esercenti la potestà, v. 47).</p><p></p><p>(2) La residenza coincide con la dimora abituale del soggetto in un dato luogo, ed è anch'essa connotata dai suddetti requisiti oggettivo e soggettivo. Può qunidi essere diversa dal luogo eletto quale domicilio, poichè sovente capita (es. lavoratori autonomi/professionisti) che come domicilio venga scelto lo studio professionale, mantenendo la residenza presso la casa familiare.</p><p>La dimora, invece, coincide con il luogo in cui la persona abita o permane, in un dato momento ed in modo non abituale. Ha scarso rilievo giuridico, ed emerge solo allorquando non sia nota la residenza (come nel caso di cui all'art. 139 c.p.c.).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JERRY48, post: 132077"] Dispositivo dell'art. 43 Codice Civile Fonti → Codice Civile → LIBRO PRIMO - DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA → Titolo III - Del domicilio e della residenza (Artt. 43-47) Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi [14 Cost., artt. 45 e 46 c.c.] (1). La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale [144] (2). Note (1) Il domicilio, situato nel luogo ove la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, secondo l'insegnamento classico consta di due elementi: quello oggettivo, in riferimento ai rapporti economici, morali, sociali e familiari; quello soggettivo, derivante dall'intenzione del soggetto stesso di fissare in un determinato luogo il centro dei propri affari o interessi. In alcuni casi il domicilio è conseguenza della legge (nel caso del minore, generalmente domiciliato presso i genitori esercenti la potestà, v. 47). (2) La residenza coincide con la dimora abituale del soggetto in un dato luogo, ed è anch'essa connotata dai suddetti requisiti oggettivo e soggettivo. Può qunidi essere diversa dal luogo eletto quale domicilio, poichè sovente capita (es. lavoratori autonomi/professionisti) che come domicilio venga scelto lo studio professionale, mantenendo la residenza presso la casa familiare. La dimora, invece, coincide con il luogo in cui la persona abita o permane, in un dato momento ed in modo non abituale. Ha scarso rilievo giuridico, ed emerge solo allorquando non sia nota la residenza (come nel caso di cui all'art. 139 c.p.c.). [/QUOTE]
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