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Testo
<blockquote data-quote="alberto bianchi" data-source="post: 78652" data-attributes="member: 28028"><p>In Italia la Legge è un optional ed a libera interpretazione del momento.</p><p>Le mie riminecsenze giuridiche, ormai vecchie di 40 anni, mi riportano al concetto di impresa e di imprenditore.</p><p>Impresa significa rischio e l'imprenditore se ne deve assumere tutte le conseguienze nel bene e nel male. Pertanto è responsabile sia dei profitti che delle perdite.</p><p>Se un imprenditore fa un prezzo a coprpo di 100 e se a fine lavori si rende conto di aver speso molto meno di quanto preventivato ( esempio 50 invece di 75) non va certo dal cliente a restiturgli o riconoscergli un bonus in proporzione.</p><p>Lo stesso principio deve valere in caso di perdita non prevista (escluse varianti concordate). Se l'imprenditore non è in grado di fare il suo lavoro e di quantificare i costi, è bene che si ritiri e si dedichi ad una attività da lavoratore dipendente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="alberto bianchi, post: 78652, member: 28028"] In Italia la Legge è un optional ed a libera interpretazione del momento. Le mie riminecsenze giuridiche, ormai vecchie di 40 anni, mi riportano al concetto di impresa e di imprenditore. Impresa significa rischio e l'imprenditore se ne deve assumere tutte le conseguienze nel bene e nel male. Pertanto è responsabile sia dei profitti che delle perdite. Se un imprenditore fa un prezzo a coprpo di 100 e se a fine lavori si rende conto di aver speso molto meno di quanto preventivato ( esempio 50 invece di 75) non va certo dal cliente a restiturgli o riconoscergli un bonus in proporzione. Lo stesso principio deve valere in caso di perdita non prevista (escluse varianti concordate). Se l'imprenditore non è in grado di fare il suo lavoro e di quantificare i costi, è bene che si ritiri e si dedichi ad una attività da lavoratore dipendente. [/QUOTE]
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