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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 460540" data-attributes="member: 35382"><p>Non lo so, ma non era quella la spiegazione (ermetica) di [USER=15253]@Nemesis[/USER] (che provo a ri-taggare).</p><p></p><p>Il concetto, se non ricordo male, sarebbe: io per la annualità 22-23 in regime di cedolare secca ti avevo promesso che non avrei aumentato il canone per nessun motivo.</p><p>adesso (1/5/23) ti comunico che torno al regime IRPEF: bene ma il canone parte (meglio, continua) con quello in essere. Il diritto ad adeguarlo inizierà dopo che sarà completata la annualità IRPEF: cioè a maggio 2024, avrò diritto ad adeguare il canone alla variazione istat intervenuta dal momento dell'abbandono della cedolare. </p><p></p><p>Cioè applicare l'istat dal 2023 contraddirebbe la promessa di non considerarlo, in essere fino al 30/4/23</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 460540, member: 35382"] Non lo so, ma non era quella la spiegazione (ermetica) di [USER=15253]@Nemesis[/USER] (che provo a ri-taggare). Il concetto, se non ricordo male, sarebbe: io per la annualità 22-23 in regime di cedolare secca ti avevo promesso che non avrei aumentato il canone per nessun motivo. adesso (1/5/23) ti comunico che torno al regime IRPEF: bene ma il canone parte (meglio, continua) con quello in essere. Il diritto ad adeguarlo inizierà dopo che sarà completata la annualità IRPEF: cioè a maggio 2024, avrò diritto ad adeguare il canone alla variazione istat intervenuta dal momento dell'abbandono della cedolare. Cioè applicare l'istat dal 2023 contraddirebbe la promessa di non considerarlo, in essere fino al 30/4/23 [/QUOTE]
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