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<blockquote data-quote="Elisabetta48" data-source="post: 179135" data-attributes="member: 35395"><p>Si. Io non l'ho mai parlato perchè i miei genitori lo parlavano tra di loro ma mai con me. Abbiamo vissuto in altre regioni e loro stessi, lontani da casa, faticavano a ricordarsi certe parole, ormai sostituite dal termine italiano.</p><p>E' certamente vero, anche, che inflessioni e modi di dire tipici ce li abbiamo tutti.</p><p>Jerry: hai parlato come un libro stampato. Un vero trattato di cose giuste.</p><p></p><p></p><p>Sapevo di darti un dispiacere. Forse proprio perchè io non ne ho mai parlato uno non se sento la mancanza. Nei pochi tentativi fatti, mi sentivo ridicola sia nel parlare l'emiliano fuori regione, che nel parlare il dialetto locale delle città che mi hanno ospitato. Così ho mollato. Non solo, ma sin da quando ero molto giovane avevo il sogno dell'Europa unita e pensavo proprio alle lingue nazionali come ai dialetti del futuro, con speranza di unificare pure quelli, prima o poi.</p><p></p><p></p><p>L'Inglese, certo, ormai è molto diffuso e quindi utilissimo (a proposito: molto impoverito pure lui), ma anche altre lingue fanno comodo. Per esempio per avere una posizione in strutture della Comunità Europea bisogna parlarne almeno due tra le altre europee: francese, tedesco.... Credo che nel mondo di oggi chi parla più lingue sia avvantaggiato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Elisabetta48, post: 179135, member: 35395"] Si. Io non l'ho mai parlato perchè i miei genitori lo parlavano tra di loro ma mai con me. Abbiamo vissuto in altre regioni e loro stessi, lontani da casa, faticavano a ricordarsi certe parole, ormai sostituite dal termine italiano. E' certamente vero, anche, che inflessioni e modi di dire tipici ce li abbiamo tutti. Jerry: hai parlato come un libro stampato. Un vero trattato di cose giuste. Sapevo di darti un dispiacere. Forse proprio perchè io non ne ho mai parlato uno non se sento la mancanza. Nei pochi tentativi fatti, mi sentivo ridicola sia nel parlare l'emiliano fuori regione, che nel parlare il dialetto locale delle città che mi hanno ospitato. Così ho mollato. Non solo, ma sin da quando ero molto giovane avevo il sogno dell'Europa unita e pensavo proprio alle lingue nazionali come ai dialetti del futuro, con speranza di unificare pure quelli, prima o poi. L'Inglese, certo, ormai è molto diffuso e quindi utilissimo (a proposito: molto impoverito pure lui), ma anche altre lingue fanno comodo. Per esempio per avere una posizione in strutture della Comunità Europea bisogna parlarne almeno due tra le altre europee: francese, tedesco.... Credo che nel mondo di oggi chi parla più lingue sia avvantaggiato [/QUOTE]
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