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Area Tecnica ed Edilizia
Catasto Fabbricati ed Edilizia Urbana
Difformità planimetria catastale
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<blockquote data-quote="simonetta1978" data-source="post: 37872" data-attributes="member: 17924"><p>Ringrazio tutti per l'attenzione e in particolare Slvio Pellegrini per aver ccentrato la questione.</p><p>Cerco comunque di spiegarmi meglio:</p><p>STORIA:</p><p>Il primo progetto presentato dal costruttore é del 1955, la piantina catastale ancora oggi ufficiale è del 1956.</p><p>Successivamente al primo è stato presentato sempre in quegi anni altr progetto.</p><p>Entrambi i progetti non corrispondono alla rappresentazine della planimetria.</p><p>Nel 1987 il proprietario chiese ed ottenne dal Comune sanatoria per l'immobile che da allora non ha più subito modifiche e tale è ad oggi. (abbiamo copia della sanatoria e del secondo progetto presentato)</p><p>MA:</p><p>IL COMUNE disse: sano la situazine che risulta dalla planimetria catastale: forse non avvedendosi delle diversità? oppure</p><p>dato che a quel tempo pare che non si dovesse/potesse presentare la rettifica grafica in catasto, per quest motivo?</p><p>Oggi le diversità di fatto rispetto alla pianta sono: cucina in in una camera da letto, stipiti e piccola colonna di separazione tra ingresso e corridoio, seconda finestra mancante in soggiorno.</p><p></p><p>Il prgetto che presenteremo incmune prevede:</p><p>- cucina in altra camera da letto attigua al soggiorno</p><p>- aperture di varco con porta scorrevole in vetro m.1,80 per 230 circa</p><p>- eliminazine stipiti non in cartina catastale (quindi ripristino situazine ante)</p><p>- ovviamente mantenimento della chiusura della malefica finestra (che peraltro la documentazione dimostra mai </p><p> realizzata in tutta ll colonna del condominio).</p><p>(Oltre rifacimento completo bagno, finestre, blindata, impianti elettric e riscaldamento)</p><p>LE PARTI</p><p>Il notaio si esprime come Architettosilvio.</p><p>Il venditore anche</p><p>L'Arch. da me incaricato, che ha eseguito tutte le ricerche, è di parere contrario: perchè teme che il Comune rimetta in discussine la sanatoria che si riferisce a una situazione grafica diversa dal reale, perchè siamo in zona soggetta a vincolo paesaggistico, perchè è corretto che la situazione sia aggiornata a spese del venditore soprattutto in merito ad eventuali richieste di esborsi per il pregresso.</p><p>Suggerisce pertanto di presentare ns. progetto in Comune con riferiment alla sanatoria attualmente vaida senza rilevare le difformità grafiche e qusto dopo che venditore abbia presentato, a propria firma in catasto l'istanza di rettifica della planimetria.</p><p></p><p></p><p>DOMANDO ALLA SUA GENTILEZZA E COMPETENZA:</p><p></p><p>- MI CONFERMA CHE PER LE OPERE CHE INTENDO FARE E' NECESSARIA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IN COMUNE, </p><p> VOLENDO ANCHE FRUIRE DELLE DETRAZINI D'IMPOSTA?</p><p>- SE PRESENTO IN CATASTO L'STANZA DI AGGIORNAMENTO RELATIVA AL MIO PROGETTO, CON UNA </p><p> FINESTRA CHE RISPETTO AL LORO GRAFICO FIGURERA' CHIUSA E SI TRATTEREBBE TRA L'ALTRO DI MODIFICA AL </p><p> PROSPETTO ESTERNO CONDOMINIALE IN ZONA SOGGETTA A VINCOLO PAESAGGISTICO (E' NATURALE CHE CAPISCANO </p><p> CHE L'HO CHIUSA IO) POTREBBERO CREARMI PROBLEMI, APPLICARMI SANZIONI O CHE ALTRO?</p><p>- PER EVITARE CIO' POTREI ALLEGARE ALLA MIA ISTANZA UNA DICHIARAZINE CON DOCUMENTAZINE FOTOGRAFICA, </p><p> SOTTSCRITTA ANCHE DAL VENDITORE IN MODO DA CHIARIRE INCONFUTABILMENTE CHE IO NON C'ENTRO?</p><p> OPPURE PER I MOTIVI DA LEI CHIARAMENTE INDICATI MI CONFERMA LA PROCEDURA GIA' SUGGETITA?</p><p></p><p>La ringrazio infinitamente per l'aiuto che vorrà darmi e mi scuso se non mi sono espressa con termini tecnici adeguati.</p><p>Buona giornata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="simonetta1978, post: 37872, member: 17924"] Ringrazio tutti per l'attenzione e in particolare Slvio Pellegrini per aver ccentrato la questione. Cerco comunque di spiegarmi meglio: STORIA: Il primo progetto presentato dal costruttore é del 1955, la piantina catastale ancora oggi ufficiale è del 1956. Successivamente al primo è stato presentato sempre in quegi anni altr progetto. Entrambi i progetti non corrispondono alla rappresentazine della planimetria. Nel 1987 il proprietario chiese ed ottenne dal Comune sanatoria per l'immobile che da allora non ha più subito modifiche e tale è ad oggi. (abbiamo copia della sanatoria e del secondo progetto presentato) MA: IL COMUNE disse: sano la situazine che risulta dalla planimetria catastale: forse non avvedendosi delle diversità? oppure dato che a quel tempo pare che non si dovesse/potesse presentare la rettifica grafica in catasto, per quest motivo? Oggi le diversità di fatto rispetto alla pianta sono: cucina in in una camera da letto, stipiti e piccola colonna di separazione tra ingresso e corridoio, seconda finestra mancante in soggiorno. Il prgetto che presenteremo incmune prevede: - cucina in altra camera da letto attigua al soggiorno - aperture di varco con porta scorrevole in vetro m.1,80 per 230 circa - eliminazine stipiti non in cartina catastale (quindi ripristino situazine ante) - ovviamente mantenimento della chiusura della malefica finestra (che peraltro la documentazione dimostra mai realizzata in tutta ll colonna del condominio). (Oltre rifacimento completo bagno, finestre, blindata, impianti elettric e riscaldamento) LE PARTI Il notaio si esprime come Architettosilvio. Il venditore anche L'Arch. da me incaricato, che ha eseguito tutte le ricerche, è di parere contrario: perchè teme che il Comune rimetta in discussine la sanatoria che si riferisce a una situazione grafica diversa dal reale, perchè siamo in zona soggetta a vincolo paesaggistico, perchè è corretto che la situazione sia aggiornata a spese del venditore soprattutto in merito ad eventuali richieste di esborsi per il pregresso. Suggerisce pertanto di presentare ns. progetto in Comune con riferiment alla sanatoria attualmente vaida senza rilevare le difformità grafiche e qusto dopo che venditore abbia presentato, a propria firma in catasto l'istanza di rettifica della planimetria. DOMANDO ALLA SUA GENTILEZZA E COMPETENZA: - MI CONFERMA CHE PER LE OPERE CHE INTENDO FARE E' NECESSARIA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IN COMUNE, VOLENDO ANCHE FRUIRE DELLE DETRAZINI D'IMPOSTA? - SE PRESENTO IN CATASTO L'STANZA DI AGGIORNAMENTO RELATIVA AL MIO PROGETTO, CON UNA FINESTRA CHE RISPETTO AL LORO GRAFICO FIGURERA' CHIUSA E SI TRATTEREBBE TRA L'ALTRO DI MODIFICA AL PROSPETTO ESTERNO CONDOMINIALE IN ZONA SOGGETTA A VINCOLO PAESAGGISTICO (E' NATURALE CHE CAPISCANO CHE L'HO CHIUSA IO) POTREBBERO CREARMI PROBLEMI, APPLICARMI SANZIONI O CHE ALTRO? - PER EVITARE CIO' POTREI ALLEGARE ALLA MIA ISTANZA UNA DICHIARAZINE CON DOCUMENTAZINE FOTOGRAFICA, SOTTSCRITTA ANCHE DAL VENDITORE IN MODO DA CHIARIRE INCONFUTABILMENTE CHE IO NON C'ENTRO? OPPURE PER I MOTIVI DA LEI CHIARAMENTE INDICATI MI CONFERMA LA PROCEDURA GIA' SUGGETITA? La ringrazio infinitamente per l'aiuto che vorrà darmi e mi scuso se non mi sono espressa con termini tecnici adeguati. Buona giornata. [/QUOTE]
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