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<blockquote data-quote="Heifetz" data-source="post: 467372" data-attributes="member: 59055"><p>Il venditore non è obbligato a dichiarare la conformità degli impianti, è comunque consigliabile la specifica nell'atto dello stato degli stessi. Potreste informarvi (tramite tecnico) riguardo alla Dichiarazione di Rispondenza (DiRi), è un documento che sostituisce il Certificato di Conformità (nei casi di smarrimento o irreperibilità), potrà essere rilasciato però solamente per impianti realizzati tra il 1990 e il 2008.</p><p></p><p>Riguardo al resto, la <em>dichiarazione o attestazione di conformità urbanistico</em> (corrispondenza tra lo stato di fatto e l'insieme dei titoli edilizi abilitativi) <em>catastale</em> (corrispondenza tra lo stato e i relativi dati catastali, quindi di tutte le informazioni tenute al Catasto, compresa la planimetria), o meglio definita più propriamente Relazione Tecnica Integrata, rimane, a oggi, l'unica certezza. Il documento potrà essere redatto e firmato da un tecnico in possesso dell'abilitazione (architetto, ingegnere, geometra).</p><p>Fortemente consigliata, al fine di evitare spiacevoli incovenienti e conflitti per entrambe le parti, prima della stipula dell'atto di compravendita (anch'essa non obbligatoria).</p><p></p><p>Rimango stupito di come nel 2023 non venga ancora presa in minima considerazione, a fronte di una spesa economica, nel sostenerla, pressoché irrisoria; andrebbe redatto questo documento prima di qualsiasi altra cosa.</p><p></p><p>Senza offesa per lei [USER=56158]@Sjlvia[/USER]. Quella coppia di proprietari definiti come "squisiti", saranno certamente persone affabili e ingenue, qui però la questione riguarda l'acquisto dell'immobile per sua figlia, non le caramelle al luna park di provincia. Capiranno, o non capiranno? Io se fossi in lei, a questo punto, manterrei la cortesia, certo, ma anche la fermezza nelle sue decisioni e richieste (del tutto lecite).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Heifetz, post: 467372, member: 59055"] Il venditore non è obbligato a dichiarare la conformità degli impianti, è comunque consigliabile la specifica nell'atto dello stato degli stessi. Potreste informarvi (tramite tecnico) riguardo alla Dichiarazione di Rispondenza (DiRi), è un documento che sostituisce il Certificato di Conformità (nei casi di smarrimento o irreperibilità), potrà essere rilasciato però solamente per impianti realizzati tra il 1990 e il 2008. Riguardo al resto, la [I]dichiarazione o attestazione di conformità urbanistico[/I] (corrispondenza tra lo stato di fatto e l'insieme dei titoli edilizi abilitativi) [I]catastale[/I] (corrispondenza tra lo stato e i relativi dati catastali, quindi di tutte le informazioni tenute al Catasto, compresa la planimetria), o meglio definita più propriamente Relazione Tecnica Integrata, rimane, a oggi, l'unica certezza. Il documento potrà essere redatto e firmato da un tecnico in possesso dell'abilitazione (architetto, ingegnere, geometra). Fortemente consigliata, al fine di evitare spiacevoli incovenienti e conflitti per entrambe le parti, prima della stipula dell'atto di compravendita (anch'essa non obbligatoria). Rimango stupito di come nel 2023 non venga ancora presa in minima considerazione, a fronte di una spesa economica, nel sostenerla, pressoché irrisoria; andrebbe redatto questo documento prima di qualsiasi altra cosa. Senza offesa per lei [USER=56158]@Sjlvia[/USER]. Quella coppia di proprietari definiti come "squisiti", saranno certamente persone affabili e ingenue, qui però la questione riguarda l'acquisto dell'immobile per sua figlia, non le caramelle al luna park di provincia. Capiranno, o non capiranno? Io se fossi in lei, a questo punto, manterrei la cortesia, certo, ma anche la fermezza nelle sue decisioni e richieste (del tutto lecite). [/QUOTE]
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