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<blockquote data-quote="Ennio Alessandro Rossi" data-source="post: 32293" data-attributes="member: 4594"><p>Franchigie ed esenzioni</p><p>Come sopra già anticipato la legge prevede per alcune categorie di eredi e donatari delle franchigie, cioè delle soglie di valore al di sotto delle quali l'imposta non deve essere pagata. </p><p>Le franchigie sono previste solo a favore del coniuge, dei figli, dei parenti in linea retta, dei fratelli e sorelle e dei portatori di handicap grave. </p><p>Coniuge, figli e parenti in linea retta hanno diritto a una franchigia di un milione di euro per ciascuno degli eredi o donatari. </p><p>Fratelli e sorelle hanno invece diritto a una franchigia di 100 mila euro per ciascuno degli eredi o donatari. </p><p>I portatori di handicap riconosciuto grave (ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104), hanno sempre diritto a una franchigia di 1.500.000 euro, indipendentemente dal rapporto di parentela con il defunto o il donante. </p><p></p><p>Queste franchigie si calcolano sempre sul valore della donazione oppure della quota di eredità attribuita a ciascuno dei beneficiari, e non sul patrimonio complessivo lasciato dal defunto. Questo meccanismo fa sì che la franchigia aumenti al crescere del numero dei beneficiari. Per esempio, se il defunto lascia, oltre alla moglie, quattro figli, ciascuno di essi ha diritto alla franchigia di un milione di euro, e il patrimonio sul quale non si applica l'imposta arriva fino a cinque milioni di euro. Grazie alla franchigia, dunque, in molti casi il coniuge e i figli non devono pagare la tassa di successione e donazione, ma solo le imposte ipotecarie e catastali sugli immobili, se compresi nell'eredità o nella donazione. </p><p>Ricordiamo però che nel calcolo della franchigia si devono sempre calcolare anche le donazioni precedentemente ricevute dallo stesso soggetto. Quindi, se la donazione che ricevo oggi, sommata a quelle che ho precedentemente ricevuto dallo stesso donante, supera l'importo della franchigia, devo pagare l'imposta sulla differenza. Allo stesso modo, se il valore della mia quota di eredità, sommata alle donazioni che avevo ricevuto dal defunto quando era in vita, supera l'importo della franchigia, devo pagare l'imposta sulla differenza.</p><p></p><p>La tabella delle imposte sulle successioni e donazioni</p><p> </p><p> IMMOBILI Im.succ/donazione</p><p>---Coniuge, figli e parenti in linea retta 4% (oltre 1.000.000 E.) </p><p>+ipocatastali 3% sempre salvo prima casa</p><p>cui si applicano in maniera fissa 168+168</p><p></p><p>--- Fratelli e sorelle 6% (oltre 100.000 euro) </p><p>+ ipocatastali 3% come sopra </p><p></p><p>---Altri parenti fino al 4° grado, affini in linea </p><p>retta, affini in linea collaterale fino al 3° grado 6% </p><p>+ipocatastali 3% come sopra </p><p> </p><p>---Altri soggetti (non parenti) 8% </p><p>+ipocatastali 3% come sopra</p><p></p><p></p><p>ovviamente i massimali e le franchigie scattano sull'intero asse ereditario e saqlvo maggior franchigia in caso di erede-handicappato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ennio Alessandro Rossi, post: 32293, member: 4594"] Franchigie ed esenzioni Come sopra già anticipato la legge prevede per alcune categorie di eredi e donatari delle franchigie, cioè delle soglie di valore al di sotto delle quali l'imposta non deve essere pagata. Le franchigie sono previste solo a favore del coniuge, dei figli, dei parenti in linea retta, dei fratelli e sorelle e dei portatori di handicap grave. Coniuge, figli e parenti in linea retta hanno diritto a una franchigia di un milione di euro per ciascuno degli eredi o donatari. Fratelli e sorelle hanno invece diritto a una franchigia di 100 mila euro per ciascuno degli eredi o donatari. I portatori di handicap riconosciuto grave (ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104), hanno sempre diritto a una franchigia di 1.500.000 euro, indipendentemente dal rapporto di parentela con il defunto o il donante. Queste franchigie si calcolano sempre sul valore della donazione oppure della quota di eredità attribuita a ciascuno dei beneficiari, e non sul patrimonio complessivo lasciato dal defunto. Questo meccanismo fa sì che la franchigia aumenti al crescere del numero dei beneficiari. Per esempio, se il defunto lascia, oltre alla moglie, quattro figli, ciascuno di essi ha diritto alla franchigia di un milione di euro, e il patrimonio sul quale non si applica l'imposta arriva fino a cinque milioni di euro. Grazie alla franchigia, dunque, in molti casi il coniuge e i figli non devono pagare la tassa di successione e donazione, ma solo le imposte ipotecarie e catastali sugli immobili, se compresi nell'eredità o nella donazione. Ricordiamo però che nel calcolo della franchigia si devono sempre calcolare anche le donazioni precedentemente ricevute dallo stesso soggetto. Quindi, se la donazione che ricevo oggi, sommata a quelle che ho precedentemente ricevuto dallo stesso donante, supera l'importo della franchigia, devo pagare l'imposta sulla differenza. Allo stesso modo, se il valore della mia quota di eredità, sommata alle donazioni che avevo ricevuto dal defunto quando era in vita, supera l'importo della franchigia, devo pagare l'imposta sulla differenza. La tabella delle imposte sulle successioni e donazioni IMMOBILI Im.succ/donazione ---Coniuge, figli e parenti in linea retta 4% (oltre 1.000.000 E.) +ipocatastali 3% sempre salvo prima casa cui si applicano in maniera fissa 168+168 --- Fratelli e sorelle 6% (oltre 100.000 euro) + ipocatastali 3% come sopra ---Altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al 3° grado 6% +ipocatastali 3% come sopra ---Altri soggetti (non parenti) 8% +ipocatastali 3% come sopra ovviamente i massimali e le franchigie scattano sull'intero asse ereditario e saqlvo maggior franchigia in caso di erede-handicappato [/QUOTE]
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