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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 161805" data-attributes="member: 39257"><p>Caro Fabio, se fosse vero quel che hai letto, dovresti correre subito al comune a chiedere conferma...poi dovresti andare al Catasto per la stessa cosa...lì ti risponderebbero che senza comunicazione della Conservatoria il tuo foglio vidimato dalla posta resterebbe lettera morta...quindi: Conservatoria...dove ti risponderebbero che senza l'autentica del Notaio</p><p>(che di fatto ha l'esclusiva in materia...) la registrazione non sarebbe possibile...Alla fine del giro ti accorgeresti, come me, che è una delle tante storture legislative, dove la legge sulla rinuncia dell'usufrutto è carente, perchè avrebbe dovuto distinguere fra donazione indiretta (così la considera il famelico fisco italiano) ad un terzo estraneo (penso ad una giovanissima amante del candidato "De Cuius" o altri meritevoli) e donazione indiretta al nudo/a proprietario/a spesso</p><p>figlio/a o madre/padre. In chiusura, il mio notaio</p><p>mi ha calcolato in euro 2.200 circa il valore della donazione indiretta a mia figlia, tenendo presente la mia età di ottantenne. Senza garanzie di essere</p><p>indenne dall'altro groviglio legislativo che è il diritto di Collazione (una vera perla giuridica per assicurare liti decennali agli avvocati...con quel che ne consegue...) io non ne farò nulla. Se esistesse</p><p>la "class action" (osteggiata per nobilissimi principi</p><p>dai sempre principi del foro) porteremmo in tribunale i notai che per gli stessi nobilissimi principi si rifiutano di autenticare la rinuncia dell'usufrutto come scrittura privata che sarebbe la via più semplice e indolore per la registrazione in Conservatoria. Da un indignatissimo Quiproquo!!!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 161805, member: 39257"] Caro Fabio, se fosse vero quel che hai letto, dovresti correre subito al comune a chiedere conferma...poi dovresti andare al Catasto per la stessa cosa...lì ti risponderebbero che senza comunicazione della Conservatoria il tuo foglio vidimato dalla posta resterebbe lettera morta...quindi: Conservatoria...dove ti risponderebbero che senza l'autentica del Notaio (che di fatto ha l'esclusiva in materia...) la registrazione non sarebbe possibile...Alla fine del giro ti accorgeresti, come me, che è una delle tante storture legislative, dove la legge sulla rinuncia dell'usufrutto è carente, perchè avrebbe dovuto distinguere fra donazione indiretta (così la considera il famelico fisco italiano) ad un terzo estraneo (penso ad una giovanissima amante del candidato "De Cuius" o altri meritevoli) e donazione indiretta al nudo/a proprietario/a spesso figlio/a o madre/padre. In chiusura, il mio notaio mi ha calcolato in euro 2.200 circa il valore della donazione indiretta a mia figlia, tenendo presente la mia età di ottantenne. Senza garanzie di essere indenne dall'altro groviglio legislativo che è il diritto di Collazione (una vera perla giuridica per assicurare liti decennali agli avvocati...con quel che ne consegue...) io non ne farò nulla. Se esistesse la "class action" (osteggiata per nobilissimi principi dai sempre principi del foro) porteremmo in tribunale i notai che per gli stessi nobilissimi principi si rifiutano di autenticare la rinuncia dell'usufrutto come scrittura privata che sarebbe la via più semplice e indolore per la registrazione in Conservatoria. Da un indignatissimo Quiproquo!!! [/QUOTE]
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