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<blockquote data-quote="settecento" data-source="post: 78474" data-attributes="member: 34030"><p>Non mi pare...... il retratto successorio altro non è se non una forma di prelazione, che viene in gioco solo e soltanto se l'atto traslativo è stato già compiuto (quindi con effetti traslativi attuali e non futuri) senza la preventiva notifica della proposta di vendita al soggetto privilegiato..... nel codice non mi pare di rinvenire effetti sospensivi quali quelli di cui tu parli.</p><p>Magari, del resto, fosse un'obbligazione futura....... in tal caso sarebbe nulla in quanto patto successorio.</p><p>Gli immobili sono in tutto quattro e Primo si è fatto trasferire con atti notarili i 4/6 di Tizio su tre di essi, mentre per il quarto ha chiesto l'attribuzione dei 4/6 di Tizio con l'atto di divisione giudiziale.</p><p>In effetti l'unica sarebbe cercare di tirarla in lungo col giudizio di divisione, e sperare - con un cinismo che non mi appartiene ma che in un certo senso mi è imposto dalla legge - che Tizio trapassi prima che la sentenza divenga definitiva.....</p><p></p><p>Trovo che tutto questo sia profondamente ingiusto e normativamente aberrante...... che senso ha disporre un divieto (patti successori) se poi questo può essere aggirato con tale facilità?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="settecento, post: 78474, member: 34030"] Non mi pare...... il retratto successorio altro non è se non una forma di prelazione, che viene in gioco solo e soltanto se l'atto traslativo è stato già compiuto (quindi con effetti traslativi attuali e non futuri) senza la preventiva notifica della proposta di vendita al soggetto privilegiato..... nel codice non mi pare di rinvenire effetti sospensivi quali quelli di cui tu parli. Magari, del resto, fosse un'obbligazione futura....... in tal caso sarebbe nulla in quanto patto successorio. Gli immobili sono in tutto quattro e Primo si è fatto trasferire con atti notarili i 4/6 di Tizio su tre di essi, mentre per il quarto ha chiesto l'attribuzione dei 4/6 di Tizio con l'atto di divisione giudiziale. In effetti l'unica sarebbe cercare di tirarla in lungo col giudizio di divisione, e sperare - con un cinismo che non mi appartiene ma che in un certo senso mi è imposto dalla legge - che Tizio trapassi prima che la sentenza divenga definitiva..... Trovo che tutto questo sia profondamente ingiusto e normativamente aberrante...... che senso ha disporre un divieto (patti successori) se poi questo può essere aggirato con tale facilità? [/QUOTE]
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