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<blockquote data-quote="Antonio Abiuso" data-source="post: 342140" data-attributes="member: 54435"><p>Vedo che il tarlo del 'rintuzzo' continua ad allignare come il punteruolo rosso. </p><p>Ho risposto,senza inutili svolazzi, al quesito nell'essenzialità in cui è stato avanzato da [USER=6552]@pinomaga[/USER] il quale voleva sapere come avrebbero dovuto regolarsi le due figlie dopo la morte di <strong>entrambi</strong> i genitori. In questi termini era per logica fuori discussione l'accenno anche a un diritto di godimento della casa (supposta) coniugale - e vi aggiungo oibò della relativa mobilia - poiché in questi termini, non (più) questo esistente.</p><p>E sul punto specifico, nell'adeguarmi ad una certa superflua occhiutezza e puntigliosità, completo al postante la mia modesta delucidazione al suo interrogativo specifico col precisargli che i succitati diritti (reali) non provengono al coniuge superstite per essere un erede ma per diritto proprio in quanto coniuge convivente. In quest'ottica direi quindi (ma resta un'opinione) che se ne potrebbe effettuare ipso facto la trascrizione nei RR.II. senza necessità d'inserirlo pure nella dichiarazione di successione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Antonio Abiuso, post: 342140, member: 54435"] Vedo che il tarlo del 'rintuzzo' continua ad allignare come il punteruolo rosso. Ho risposto,senza inutili svolazzi, al quesito nell'essenzialità in cui è stato avanzato da [USER=6552]@pinomaga[/USER] il quale voleva sapere come avrebbero dovuto regolarsi le due figlie dopo la morte di [B]entrambi[/B] i genitori. In questi termini era per logica fuori discussione l'accenno anche a un diritto di godimento della casa (supposta) coniugale - e vi aggiungo oibò della relativa mobilia - poiché in questi termini, non (più) questo esistente. E sul punto specifico, nell'adeguarmi ad una certa superflua occhiutezza e puntigliosità, completo al postante la mia modesta delucidazione al suo interrogativo specifico col precisargli che i succitati diritti (reali) non provengono al coniuge superstite per essere un erede ma per diritto proprio in quanto coniuge convivente. In quest'ottica direi quindi (ma resta un'opinione) che se ne potrebbe effettuare ipso facto la trascrizione nei RR.II. senza necessità d'inserirlo pure nella dichiarazione di successione. [/QUOTE]
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