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Eredità contestata da uno zio
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<blockquote data-quote="sarastro" data-source="post: 60721" data-attributes="member: 10928"><p>Il punto è questo: </p><p>1) il testamento di tua zia sarà certamente valido sotto tutti gli aspetti. Se però fosse </p><p>nullo (firma falsa, firma assente, data assente, testatore incapace, etc.) la situazione </p><p>successoria sarebbe identica a quella che si sarebbe verificata se tua zia fosse morta senza</p><p>lasciare testamento alcuno: e in questo caso, i suoi parenti più prossimi (i fratelli) avrebbero </p><p>ereditato in quote eguali.</p><p>2) tuo zio, e/o il suo avvocato, potrebbe impugnare il testamento, adducendo, ad esempio, che </p><p>la firma è falsa, o che tua zia non era capace di intendere al momento di testare, o che il testamento</p><p>le è stato estorto da te, etc. </p><p>3) L'impugnazione apre una vertenza giudiziaria che ha durata variabile (dipende dal foro, dal giudice,</p><p>dalla volontà dilatoria della controparte, etc.), ma non minore di due-tre anni (ci sono poi l'appello</p><p>ed eventualmente la Cassazione). In corso d'opera, gli immobili restano intestati a te, ma non li puoi vendere; </p><p>i fondi pure, ma non li puoi liquidare. </p><p>4) L'impugnazione potrebbe avere uno scopo diverso da quello della vittoria in giudizio: potrebbe essere</p><p>uno strumento di pressione per ottenere, con una transazione extragiudiziale, una quota dell'eredità.</p><p>Vulgo: tu dai a tuo zio x soldi e/o immobili, lui ritira la causa, e tu ti puoi godere il resto senza </p><p>dover attendere x anni. </p><p>5) Dunque mi permetto di consigliarti quanto segue.</p><p>6) anzitutto, procurati e tieni al sicuro degli esemplari di firma e di grafia di tua zia (va benissimo</p><p>la carta d'identità, specie se è stata fatta dopo la stesura del testamento.</p><p>7) procurati documenti clinici (cartelle cliniche ospedaliere, testimonianze del curante, etc.) </p><p>che attestino le condizioni psichiche di tua zia.</p><p>8) vai da un buon avvocato subito, e prospettagli la situazione. Se tuo zio è veramente intenzionato</p><p>a romperti le scatole, e se i soldi sono abbastanza perchè ne valga la pena, è importante</p><p>che tu prevenga l'eventuale impugnazione. Se alla lettera dell'avvocato di tuo zio risponde, con</p><p>fermezza e competenza, un buon avvocato, è più probabile che tuo zio capisca che la manovra</p><p>descritta ai punti precedenti non sarà nè facile nè costosa. </p><p>in bocca al lupo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sarastro, post: 60721, member: 10928"] Il punto è questo: 1) il testamento di tua zia sarà certamente valido sotto tutti gli aspetti. Se però fosse nullo (firma falsa, firma assente, data assente, testatore incapace, etc.) la situazione successoria sarebbe identica a quella che si sarebbe verificata se tua zia fosse morta senza lasciare testamento alcuno: e in questo caso, i suoi parenti più prossimi (i fratelli) avrebbero ereditato in quote eguali. 2) tuo zio, e/o il suo avvocato, potrebbe impugnare il testamento, adducendo, ad esempio, che la firma è falsa, o che tua zia non era capace di intendere al momento di testare, o che il testamento le è stato estorto da te, etc. 3) L'impugnazione apre una vertenza giudiziaria che ha durata variabile (dipende dal foro, dal giudice, dalla volontà dilatoria della controparte, etc.), ma non minore di due-tre anni (ci sono poi l'appello ed eventualmente la Cassazione). In corso d'opera, gli immobili restano intestati a te, ma non li puoi vendere; i fondi pure, ma non li puoi liquidare. 4) L'impugnazione potrebbe avere uno scopo diverso da quello della vittoria in giudizio: potrebbe essere uno strumento di pressione per ottenere, con una transazione extragiudiziale, una quota dell'eredità. Vulgo: tu dai a tuo zio x soldi e/o immobili, lui ritira la causa, e tu ti puoi godere il resto senza dover attendere x anni. 5) Dunque mi permetto di consigliarti quanto segue. 6) anzitutto, procurati e tieni al sicuro degli esemplari di firma e di grafia di tua zia (va benissimo la carta d'identità, specie se è stata fatta dopo la stesura del testamento. 7) procurati documenti clinici (cartelle cliniche ospedaliere, testimonianze del curante, etc.) che attestino le condizioni psichiche di tua zia. 8) vai da un buon avvocato subito, e prospettagli la situazione. Se tuo zio è veramente intenzionato a romperti le scatole, e se i soldi sono abbastanza perchè ne valga la pena, è importante che tu prevenga l'eventuale impugnazione. Se alla lettera dell'avvocato di tuo zio risponde, con fermezza e competenza, un buon avvocato, è più probabile che tuo zio capisca che la manovra descritta ai punti precedenti non sarà nè facile nè costosa. in bocca al lupo. [/QUOTE]
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