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<blockquote data-quote="sarastro" data-source="post: 61011" data-attributes="member: 10928"><p>Cara Tamara,</p><p>ho 55 anni, e ne ho viste tante. Un avvocato esperto capisce abbastanza presto dove vuole andare a parare il suo cliente. Quando capisce che il cliente tira a fregare la controparte, ha due scelte: fare finta di niente e andare avanti, o invitarlo a cercarsi un altro legale. Di solito, fa finta di niente. Il mio avvocato, che di esperienza ne ha tanta, mi disse un giorno: "Quando mi trovo davanti qualcuno che ha ragione, mi metto le mani nei capelli." Perchè nelle attuali condizioni della giustizia italiana, avere ragione è una disgrazia: i tempi biblici, l'imprevedibilità arbitraria dei giudici, l'incompetenza diffusa, fanno sì che il povero cristo che ha ragione riesca magari ad averla in sede giudiziale, ma solo quando nella realtà dei fatti non conta più. E proseguiva: "Invece, quando ho davanti il cliente che ha torto, so che volendo, lo posso certamente aiutare": ad esempio, a prolungare indefinitamente il giudizio, usando i tempi infiniti della giustizia per strappare una transazione favorevole. Etc.</p><p></p><p>Morale: nel caso di specie, subito le mutande di bandone, e subito intimidire il ricattatore, prima che lui riesca a intimidire te. Un avvocato killer si trova sempre, purtroppo (e naturalmente non parlo di te, ci mancherebbe).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sarastro, post: 61011, member: 10928"] Cara Tamara, ho 55 anni, e ne ho viste tante. Un avvocato esperto capisce abbastanza presto dove vuole andare a parare il suo cliente. Quando capisce che il cliente tira a fregare la controparte, ha due scelte: fare finta di niente e andare avanti, o invitarlo a cercarsi un altro legale. Di solito, fa finta di niente. Il mio avvocato, che di esperienza ne ha tanta, mi disse un giorno: "Quando mi trovo davanti qualcuno che ha ragione, mi metto le mani nei capelli." Perchè nelle attuali condizioni della giustizia italiana, avere ragione è una disgrazia: i tempi biblici, l'imprevedibilità arbitraria dei giudici, l'incompetenza diffusa, fanno sì che il povero cristo che ha ragione riesca magari ad averla in sede giudiziale, ma solo quando nella realtà dei fatti non conta più. E proseguiva: "Invece, quando ho davanti il cliente che ha torto, so che volendo, lo posso certamente aiutare": ad esempio, a prolungare indefinitamente il giudizio, usando i tempi infiniti della giustizia per strappare una transazione favorevole. Etc. Morale: nel caso di specie, subito le mutande di bandone, e subito intimidire il ricattatore, prima che lui riesca a intimidire te. Un avvocato killer si trova sempre, purtroppo (e naturalmente non parlo di te, ci mancherebbe). [/QUOTE]
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