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Estromissione di un erede
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<blockquote data-quote="1giggi1" data-source="post: 164095" data-attributes="member: 17089"><p>Gentilissima arciera,</p><p>mi sono arreso, ma per l'ultima volta voglio darti ulteriori input per capire sia me che il post di Chocolate.</p><p>Ci sono 4 eredi, uno vuole acquistare, gli altri vogliono vendere. Non c'è nessun problema sul prezzo che il quarto pagherebbe. C'è un capriccio degli altri tre che non ha valore legale.</p><p> </p><p></p><p>Se nessuno ha messo in vendita nulla a che cosa si oppongono?</p><p></p><p>Ha anticipato cosa farà, quello che farebbero tutti nella sua situazione. E' l'unico modo di sciogliere la comunione se non c'è accordo tra le parti. La quarta erede agisce e gli altri possono rispondere difendendosi ma non hanno nessuna possibilità di far valere il loro "<em>non vogliamo venderla a lei</em>" davanti ad un giudice.</p><p> </p><p></p><p>Non si può fare nulla, non esiste maggioranza e minoranza, esistono dei diritti che finiscono dove iniziano quelli degli altri. Se la quarta erede vuole la divisione tutto sarà demandato al giudice che sentenzierà secondo la legge e non secondo i voleri personali. Per "dismettere" la quarta erede questa deve accettare di vendere la sua quota, ma se gli altri non vogliono dare le loro quote a lei, potrà mai accettare lei che vuole acquistare?</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Perchè la situazione descritta porta a queste conclusioni, Chocolate può fare poco o nulla per non far si che l'immobile vada alla quarta erede, anzi ha una sola possibilità, aspettare la divisione giudiziale, veder se la quarta erede manifesta la sua volontà di acquistare e poi davanti al giudice/notaio superare l'offerta della quarta erede. Certo che questa unica via "costa", ma nella vita i capricci si pagano, sempre.</p><p> </p><p></p><p>Se qualcuno ti cita in tribunale ci devi andare, non è facoltativo.</p><p> </p><p></p><p>Il mio suggerimento l'ho dato, date l'immobile cercando di valutarlo più di quanto lo valuta la quarta erede, otterrebbero di più e non avrebbero spese (legali, tribunale, perizie, condominio, IRPEF, . . .)</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Ma se la quarta vuole acquistare ti pare semplice che ti ceda la sua parte?</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Non mi sono tirato indietro, ho dato il mio suggerimento valutando le possibilità di far vincere il capriccio della maggioranza e tale possibilità non c'è.</p><p> </p><p>Ora mi ritiro.</p><p> </p><p>Saluti a tutti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="1giggi1, post: 164095, member: 17089"] Gentilissima arciera, mi sono arreso, ma per l'ultima volta voglio darti ulteriori input per capire sia me che il post di Chocolate. Ci sono 4 eredi, uno vuole acquistare, gli altri vogliono vendere. Non c'è nessun problema sul prezzo che il quarto pagherebbe. C'è un capriccio degli altri tre che non ha valore legale. Se nessuno ha messo in vendita nulla a che cosa si oppongono? Ha anticipato cosa farà, quello che farebbero tutti nella sua situazione. E' l'unico modo di sciogliere la comunione se non c'è accordo tra le parti. La quarta erede agisce e gli altri possono rispondere difendendosi ma non hanno nessuna possibilità di far valere il loro "[I]non vogliamo venderla a lei[/I]" davanti ad un giudice. Non si può fare nulla, non esiste maggioranza e minoranza, esistono dei diritti che finiscono dove iniziano quelli degli altri. Se la quarta erede vuole la divisione tutto sarà demandato al giudice che sentenzierà secondo la legge e non secondo i voleri personali. Per "dismettere" la quarta erede questa deve accettare di vendere la sua quota, ma se gli altri non vogliono dare le loro quote a lei, potrà mai accettare lei che vuole acquistare? Perchè la situazione descritta porta a queste conclusioni, Chocolate può fare poco o nulla per non far si che l'immobile vada alla quarta erede, anzi ha una sola possibilità, aspettare la divisione giudiziale, veder se la quarta erede manifesta la sua volontà di acquistare e poi davanti al giudice/notaio superare l'offerta della quarta erede. Certo che questa unica via "costa", ma nella vita i capricci si pagano, sempre. Se qualcuno ti cita in tribunale ci devi andare, non è facoltativo. Il mio suggerimento l'ho dato, date l'immobile cercando di valutarlo più di quanto lo valuta la quarta erede, otterrebbero di più e non avrebbero spese (legali, tribunale, perizie, condominio, IRPEF, . . .) Ma se la quarta vuole acquistare ti pare semplice che ti ceda la sua parte? Non mi sono tirato indietro, ho dato il mio suggerimento valutando le possibilità di far vincere il capriccio della maggioranza e tale possibilità non c'è. Ora mi ritiro. Saluti a tutti [/QUOTE]
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