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Gestione comunione non volontaria tra piu' eredi
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<blockquote data-quote="Cio" data-source="post: 29059" data-attributes="member: 13850"><p>Salve, </p><p>vi propongo il mio caso.</p><p>Faccio parte di una comunione non volontaria di immobili tra più eredi: è stato affidato un mandato, peraltro non esplicito e formale, a un amministratore indicato da uno dei coeredi.</p><p>Il quale si presenta alle assemblee di condominio per conto di tutti gli eredi.</p><p>In vista di importanti interventi straordinari all'edificio, mettiamo che tra i coeredi non vi è consenso unanime sul voto che l'amministratore deve dare in assemblea, dove ovviamente partecipano anche gli altri condomini. L'amministratore, che informa, come è tenuto a fare, sempre tutti i coeredi degli ordini del giorno e dei verbali di tali assemblee, però al momento del voto rappresenta solo il parere/indicazione di un coerede, mentre ignora un parere contrastante di altro coerede.</p><p>Cosa può fare il coerede, il cui parere è stato ignorato in sede di assemblea condominiale, a rappresentare la sua divergenza di opinione, già manifestata in precedenza all'amministratore mandatario stesso via e-mail, anche in assemblea?</p><p>E, più in generale, che procedura è prevista in codesti casi per la gestione delle decisioni e dei conseguenti voti da proferire in Assemblea all'interno della Comunione stessa ?</p><p>Ho guardato sul codice civile ma c'è quasi nulla.</p><p></p><p>Un grazie in anticipo a chi potesse aiutarmi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cio, post: 29059, member: 13850"] Salve, vi propongo il mio caso. Faccio parte di una comunione non volontaria di immobili tra più eredi: è stato affidato un mandato, peraltro non esplicito e formale, a un amministratore indicato da uno dei coeredi. Il quale si presenta alle assemblee di condominio per conto di tutti gli eredi. In vista di importanti interventi straordinari all'edificio, mettiamo che tra i coeredi non vi è consenso unanime sul voto che l'amministratore deve dare in assemblea, dove ovviamente partecipano anche gli altri condomini. L'amministratore, che informa, come è tenuto a fare, sempre tutti i coeredi degli ordini del giorno e dei verbali di tali assemblee, però al momento del voto rappresenta solo il parere/indicazione di un coerede, mentre ignora un parere contrastante di altro coerede. Cosa può fare il coerede, il cui parere è stato ignorato in sede di assemblea condominiale, a rappresentare la sua divergenza di opinione, già manifestata in precedenza all'amministratore mandatario stesso via e-mail, anche in assemblea? E, più in generale, che procedura è prevista in codesti casi per la gestione delle decisioni e dei conseguenti voti da proferire in Assemblea all'interno della Comunione stessa ? Ho guardato sul codice civile ma c'è quasi nulla. Un grazie in anticipo a chi potesse aiutarmi. [/QUOTE]
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