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<blockquote data-quote="bestalexguy" data-source="post: 66963" data-attributes="member: 25831"><p><strong>Egoisti o eternamente fessi?</strong></p><p></p><p>A volte ho la sensazione che la scolarizzazione di massa nel nostro Paese sia solo una immensa perdita di tempo e denaro.</p><p></p><p>In un Paese dove i non-laureati stanno diventando una assoluta rarità cosa impedisce a tanti di capire che nessuno Stato esiste da sempre, che le persone e i popoli hanno l'inalienabile diritto di decidere come organizzarsi politicamente ed amministrativamente, e che civiltà significa poterlo fare senza guerre, polizia, processi? Solo sulla base della volontà collettiva, che si forma grazie alla libertà di espressione. Anche di chi organizza il Giro della Padania.</p><p></p><p>Strana mentalità davvero: un'Italia oggi popolata largamente da laureati in legge non deve permettersi di riconsiderare una Costituzione scritta in una Italia popolata largamente da analfabeti: un'idea di democrazia che avrebbe deliziato Mao e Pol Pot.</p><p></p><p>Il Sud è da sempre dal punto di vista economico un gigantesco buco nero, dove i posti pubblici non hanno come motivo di esistenza quello di servire una economia reale che è marginale, bensì quello di tenere sotto controllo la disoccupazione dilagante, e trasferire al Sud risorse prodotte al Nord.</p><p></p><p>Nei decenni del benessere a tanti cittadini del Nord tutto ciò sembrava quasi accettabile. Il lavoratore autonomo o dipendente del Nord sopportava grazie al relativo benessere l'ingiustizia dei troppi forestali assunti in Calabria (per dirne una di mille).</p><p></p><p>Oggi lo stesso lavoratore ha molto spesso perso in tutto o in parte quel benessere, e la vicenda dell'inamovibile forestale calabrese (nel frattempo inesorabilmente cresciuto di grado e stipendio) non è più trascurabile. E vota Lega Nord. E quando si sente dare dell'egoista sente il suo innato pacifismo venire meno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bestalexguy, post: 66963, member: 25831"] [b]Egoisti o eternamente fessi?[/b] A volte ho la sensazione che la scolarizzazione di massa nel nostro Paese sia solo una immensa perdita di tempo e denaro. In un Paese dove i non-laureati stanno diventando una assoluta rarità cosa impedisce a tanti di capire che nessuno Stato esiste da sempre, che le persone e i popoli hanno l'inalienabile diritto di decidere come organizzarsi politicamente ed amministrativamente, e che civiltà significa poterlo fare senza guerre, polizia, processi? Solo sulla base della volontà collettiva, che si forma grazie alla libertà di espressione. Anche di chi organizza il Giro della Padania. Strana mentalità davvero: un'Italia oggi popolata largamente da laureati in legge non deve permettersi di riconsiderare una Costituzione scritta in una Italia popolata largamente da analfabeti: un'idea di democrazia che avrebbe deliziato Mao e Pol Pot. Il Sud è da sempre dal punto di vista economico un gigantesco buco nero, dove i posti pubblici non hanno come motivo di esistenza quello di servire una economia reale che è marginale, bensì quello di tenere sotto controllo la disoccupazione dilagante, e trasferire al Sud risorse prodotte al Nord. Nei decenni del benessere a tanti cittadini del Nord tutto ciò sembrava quasi accettabile. Il lavoratore autonomo o dipendente del Nord sopportava grazie al relativo benessere l'ingiustizia dei troppi forestali assunti in Calabria (per dirne una di mille). Oggi lo stesso lavoratore ha molto spesso perso in tutto o in parte quel benessere, e la vicenda dell'inamovibile forestale calabrese (nel frattempo inesorabilmente cresciuto di grado e stipendio) non è più trascurabile. E vota Lega Nord. E quando si sente dare dell'egoista sente il suo innato pacifismo venire meno. [/QUOTE]
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