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Locazione, Affitto e Sfratto
Ho intrapreso verso il mio inquilino moroso uno sfratto
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<blockquote data-quote="JERRY48" data-source="post: 134984"><p>I provvedimenti del Giudice, che impongono all'inquilino di riconsegnare e rilasciare l'appartamento, coinvolgono spesso milioni di cittadini, affittuari e conduttori, con importanti implicazioni sociali ed economiche. Ci sono tante situazioni disastrose: situazione dei proprietari che non vedono un € per svariati mesi, anzi devono cacciarne fuori di tasca, per le spese varie, legali e dei ricatti dei delinquenti inquilini e persino pagare le tasse sugli introiti non percepiti.</p><p>Solo nei casi<strong> di sfratto per finita locazione</strong>, nei Comuni ad alta tensione abitativa e nei capoluoghi di provincia, l'inquilino può chiedere una proroga al Magistrato, che generalmente non deve superare i sei mesi ma, in alcuni casi specifici di bisogno sociale (anziani ultra sessantacinquenni, portatori di handicap, disoccupati, cassaintegrati, ecc.), può arrivare a diciotto mesi.</p><p></p><p>Un bivio: magnanimi o andare per la propria strada imperterriti e non preoccuparsi dei bambini che metti per strada?</p><p>A mio parere, bisogna considerare la situazione dei proprietari adottando leggi ad hoc, con le quali siano messi in essere provvedimenti non ostativi e sopratutto non lesivi.</p><p>Il locatore potrebbe includere nella sua domanda di sfratto la rinuncia a una parte del debito e dei costi in cambio di abbandono volontario dell'immobile. Il periodo minimo è ridotto da un mese a 15 giorni dalla notifica del ricorso.</p><p>Dall'altra parte, se la situazione degli inquilini morosi è drammatica (senza lavoro perchè licenziati, non perchè neanche se lo cercano), bisogna che lo Stato intervenga con le strutture preposte.</p><p>Così non si favorisce nè l'una, nè l'altra parte e neppure i legali.</p><p>saluti</p><p>jerry48</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JERRY48, post: 134984"] I provvedimenti del Giudice, che impongono all'inquilino di riconsegnare e rilasciare l'appartamento, coinvolgono spesso milioni di cittadini, affittuari e conduttori, con importanti implicazioni sociali ed economiche. Ci sono tante situazioni disastrose: situazione dei proprietari che non vedono un € per svariati mesi, anzi devono cacciarne fuori di tasca, per le spese varie, legali e dei ricatti dei delinquenti inquilini e persino pagare le tasse sugli introiti non percepiti. Solo nei casi[B] di sfratto per finita locazione[/B], nei Comuni ad alta tensione abitativa e nei capoluoghi di provincia, l'inquilino può chiedere una proroga al Magistrato, che generalmente non deve superare i sei mesi ma, in alcuni casi specifici di bisogno sociale (anziani ultra sessantacinquenni, portatori di handicap, disoccupati, cassaintegrati, ecc.), può arrivare a diciotto mesi. Un bivio: magnanimi o andare per la propria strada imperterriti e non preoccuparsi dei bambini che metti per strada? A mio parere, bisogna considerare la situazione dei proprietari adottando leggi ad hoc, con le quali siano messi in essere provvedimenti non ostativi e sopratutto non lesivi. Il locatore potrebbe includere nella sua domanda di sfratto la rinuncia a una parte del debito e dei costi in cambio di abbandono volontario dell'immobile. Il periodo minimo è ridotto da un mese a 15 giorni dalla notifica del ricorso. Dall'altra parte, se la situazione degli inquilini morosi è drammatica (senza lavoro perchè licenziati, non perchè neanche se lo cercano), bisogna che lo Stato intervenga con le strutture preposte. Così non si favorisce nè l'una, nè l'altra parte e neppure i legali. saluti jerry48 [/QUOTE]
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