Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Il Resto di propit.it
Pausa Caffè
Il terremoto di Amatrice e il senso del déjà vu
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 267324" data-attributes="member: 41999"><p>Ci risiamo. Case crollate, paesi rasi al suolo, danni incalcolabili, ospedali (sic!), chiese, scuole (ristrutturate! La Buona Scuola) e municipi venuti giù come costruzioni Lego. Morti, feriti, dispersi, gente disperata senza più nulla o nessuno al mondo. Bambini che non avranno futuro. Servizi televisivi strappalacrime con le solite domande sceme a gente disperata, politici (col Bomba in prima fila) che si mettono subito in mostra e fanno conferenze e abbracciano qualche malcapitato e parlano in continuazione e promettono, promettono, promettono...salvo, poi, dimenticarsi di quanto promesso. Polemiche sulla mancanza di prevenzione, su soldi buttati al vento per regalìe elettorali e non investiti nel territorio. Dibattiti lunari su quello che si doveva fare e non si è fatto e, soprattutto, su quello che "dobbiamo" fare (come se i nostri politici fossero turisti di passaggio in Parlamento) e che "faremo" (sempre un tempo futuro senza mai una data certa). Tutto come da copione ormai noto a tutti. Ma non vi sembra un qualcosa di déjà vu, un vecchio film che ci viene periodicamente riproiettato e tutti noi lo stiamo a guardare estasiati come se non l'avessimo mai visto e se fosse l'ultimo kolossal, invece di prendere forconi e badili e vedere di "sistemare le cose"?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 267324, member: 41999"] Ci risiamo. Case crollate, paesi rasi al suolo, danni incalcolabili, ospedali (sic!), chiese, scuole (ristrutturate! La Buona Scuola) e municipi venuti giù come costruzioni Lego. Morti, feriti, dispersi, gente disperata senza più nulla o nessuno al mondo. Bambini che non avranno futuro. Servizi televisivi strappalacrime con le solite domande sceme a gente disperata, politici (col Bomba in prima fila) che si mettono subito in mostra e fanno conferenze e abbracciano qualche malcapitato e parlano in continuazione e promettono, promettono, promettono...salvo, poi, dimenticarsi di quanto promesso. Polemiche sulla mancanza di prevenzione, su soldi buttati al vento per regalìe elettorali e non investiti nel territorio. Dibattiti lunari su quello che si doveva fare e non si è fatto e, soprattutto, su quello che "dobbiamo" fare (come se i nostri politici fossero turisti di passaggio in Parlamento) e che "faremo" (sempre un tempo futuro senza mai una data certa). Tutto come da copione ormai noto a tutti. Ma non vi sembra un qualcosa di déjà vu, un vecchio film che ci viene periodicamente riproiettato e tutti noi lo stiamo a guardare estasiati come se non l'avessimo mai visto e se fosse l'ultimo kolossal, invece di prendere forconi e badili e vedere di "sistemare le cose"? [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Il Resto di propit.it
Pausa Caffè
Il terremoto di Amatrice e il senso del déjà vu
Alto