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<blockquote data-quote="raflomb" data-source="post: 34384" data-attributes="member: 13295"><p>Come ho già scritto, il "Custode Giudiziario" una volta terminata l'asta imm. con aggiudicazione <em>esce fuori di scena, il suo compito è terminato<u>.</u></em></p><p>Il Custode Giudiziario, che anch'oggi non sempre viene nominato, può avere anche la funzione di liberare l'immobile in pendenza della procedura esecutiva, ma con il preciso scopo di:</p><p>3.3 La liberazione dell’immobile da parte del custode giudiziario. Profili funzionali ^</p><p> </p><p> L’azione del custode ai fini della liberazione dell’immobile, in quanto essenziale per avvicinare le condizioni dello scambio nelle vendite giudiziarie a quelle del normale mercato immobiliare,è uno dei fattori che più hanno contribuito al raggiungimento dei risultati di efficienza precedentemente indicati.</p><p>Come già accennato le ragioni attengono all’incidenza negativa dello stato di occupazione dell’immobile rispetto alle possibilità di vendita e in ogni caso ai valori di realizzo.</p><p>Questa incidenza si verifica anche quando l’immobile è occupato dal debitore esecutato.</p><p>In molte realtà, soprattutto nei centri più piccoli, la circostanza che al momento dell’asta l’immobile è ancora l’abitazione dell’esecutato e la prospettiva che l’acquirente debba poi gestire direttamente la liberazione dell’immobile rappresentano di per sé fattori fortemente ostativi alla presentazione di offerte da parte degli interessati.</p><p>In ogni caso, se il bene è venduto come giuridicamente libero ma di fatto è occupato sia pure dal debitore, sussiste un’incertezza sui tempi della effettiva liberazione in base all’ingiunzione contenuta nel decreto di trasferimento (che sono nell’ordine di molti mesi e possono superare anche l’anno) e questa è una prospettiva che si rivela incompatibile con le concrete possibilità di gran parte di coloro che acquistano per destinare l’immobile a propria abitazione.</p><p>Soprattutto è pacifico, posto che i valori si realizzano secondo le regole del mercato commerciale, il deprezzamento di un immobile per il quale l’acquirente, pur disponendo di un titolo, debba farsi carico dell’attività di liberazione e quindi in questa ipotesi aumenta fortemente la probabilità di aste deserte ed è certo che i prezzi di vendita sono notevolmente inferiori a quelli normali di mercato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="raflomb, post: 34384, member: 13295"] Come ho già scritto, il "Custode Giudiziario" una volta terminata l'asta imm. con aggiudicazione [I]esce fuori di scena, il suo compito è terminato[U].[/U][/I] Il Custode Giudiziario, che anch'oggi non sempre viene nominato, può avere anche la funzione di liberare l'immobile in pendenza della procedura esecutiva, ma con il preciso scopo di: 3.3 La liberazione dell’immobile da parte del custode giudiziario. Profili funzionali ^ L’azione del custode ai fini della liberazione dell’immobile, in quanto essenziale per avvicinare le condizioni dello scambio nelle vendite giudiziarie a quelle del normale mercato immobiliare,è uno dei fattori che più hanno contribuito al raggiungimento dei risultati di efficienza precedentemente indicati. Come già accennato le ragioni attengono all’incidenza negativa dello stato di occupazione dell’immobile rispetto alle possibilità di vendita e in ogni caso ai valori di realizzo. Questa incidenza si verifica anche quando l’immobile è occupato dal debitore esecutato. In molte realtà, soprattutto nei centri più piccoli, la circostanza che al momento dell’asta l’immobile è ancora l’abitazione dell’esecutato e la prospettiva che l’acquirente debba poi gestire direttamente la liberazione dell’immobile rappresentano di per sé fattori fortemente ostativi alla presentazione di offerte da parte degli interessati. In ogni caso, se il bene è venduto come giuridicamente libero ma di fatto è occupato sia pure dal debitore, sussiste un’incertezza sui tempi della effettiva liberazione in base all’ingiunzione contenuta nel decreto di trasferimento (che sono nell’ordine di molti mesi e possono superare anche l’anno) e questa è una prospettiva che si rivela incompatibile con le concrete possibilità di gran parte di coloro che acquistano per destinare l’immobile a propria abitazione. Soprattutto è pacifico, posto che i valori si realizzano secondo le regole del mercato commerciale, il deprezzamento di un immobile per il quale l’acquirente, pur disponendo di un titolo, debba farsi carico dell’attività di liberazione e quindi in questa ipotesi aumenta fortemente la probabilità di aste deserte ed è certo che i prezzi di vendita sono notevolmente inferiori a quelli normali di mercato. [/QUOTE]
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