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<blockquote data-quote="Michelex" data-source="post: 243375" data-attributes="member: 47650"><p>In tutte queste discussioni vedo che si trascurano aspetti importanti inerenti all'obbligo di contabilizzazione.</p><p>1) Il DPR 59 del 2 aprile del 2009 (art.4) richiede espressamente che gli strumenti di misura utilizzati devono avere una incertezza inferiore al 5% (che è poi la famosa direttiva MID); i veri contatori di calore rientrano in questo limite (infatti sono marcati CE-M), ma per i ripartitori, reclamizzati per gli impianti a distribuzione verticale, nulla viene dichiarato riguardo la loro precisione. In compenso l'INRIM (che comunque è un organo ufficiale) ha fatto dei rilevamenti concludendo che l'incertezza tipica di tali strumenti è compresa tra il 10 e il 20% (con punte fino al 40%). Per i curiosi do il link ufficiale di questa ricerca:</p><p><a href="https://www.propit.it/www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf" target="_blank"><u>www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf</u></a></p><p>Quindi di fatto tali strumenti sono illegali se usati nel calcolo delle nostre bollette e chiunque potrebbe rifiutarsi di pagare il riscaldamento creando un contenzioso condominiale.</p><p>2) I vecchi edifici sono stati progettati supponendo uguale temperatura in tutti gli appartamenti; quindi il disaccoppiamento termico tra appartamenti adiacenti non è stato considerato e la trasmittanza delle pareti divisorie si attesta intorno ai 2 W/mqK (quando va bene), contro il valore di legge massimo di 0,8 W/mqK (necessario per esempio negli impianti autonomi); quindi non è possibile ammettere diversificazioni di temperature nei vecchi edifici, pena furti di calore e nuovamente contenziosi tra condomini.</p><p>Alla luce di quanto detto, non è possibile contabilizzare un vecchio edificio senza incorrere in ulteriori motivi per generare contenziosi, fino a ricorrere al giudice in casi estremi.</p><p>Riguardo al risparmio, il 30% si può avere solo nel caso di condomini sbilanciati e centraline climatiche completamente starate; nel caso di impianti ben bilanciati e centraline scrupolosamente regolate che mantengono i 20+2 °C di legge per qualunque condizione climatica, è impossibile risparmiare, a meno che qualcuno spenga incorrendo però nei furti di calore sopra detti.</p><p>Queste direttive sono chiaramente di natura lobbistica, per vendere strumenti che ad ottobre 2016 andranno fuori legge.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Michelex, post: 243375, member: 47650"] In tutte queste discussioni vedo che si trascurano aspetti importanti inerenti all'obbligo di contabilizzazione. 1) Il DPR 59 del 2 aprile del 2009 (art.4) richiede espressamente che gli strumenti di misura utilizzati devono avere una incertezza inferiore al 5% (che è poi la famosa direttiva MID); i veri contatori di calore rientrano in questo limite (infatti sono marcati CE-M), ma per i ripartitori, reclamizzati per gli impianti a distribuzione verticale, nulla viene dichiarato riguardo la loro precisione. In compenso l'INRIM (che comunque è un organo ufficiale) ha fatto dei rilevamenti concludendo che l'incertezza tipica di tali strumenti è compresa tra il 10 e il 20% (con punte fino al 40%). Per i curiosi do il link ufficiale di questa ricerca: [URL='https://www.propit.it/www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf'][U]www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf[/U][/URL] Quindi di fatto tali strumenti sono illegali se usati nel calcolo delle nostre bollette e chiunque potrebbe rifiutarsi di pagare il riscaldamento creando un contenzioso condominiale. 2) I vecchi edifici sono stati progettati supponendo uguale temperatura in tutti gli appartamenti; quindi il disaccoppiamento termico tra appartamenti adiacenti non è stato considerato e la trasmittanza delle pareti divisorie si attesta intorno ai 2 W/mqK (quando va bene), contro il valore di legge massimo di 0,8 W/mqK (necessario per esempio negli impianti autonomi); quindi non è possibile ammettere diversificazioni di temperature nei vecchi edifici, pena furti di calore e nuovamente contenziosi tra condomini. Alla luce di quanto detto, non è possibile contabilizzare un vecchio edificio senza incorrere in ulteriori motivi per generare contenziosi, fino a ricorrere al giudice in casi estremi. Riguardo al risparmio, il 30% si può avere solo nel caso di condomini sbilanciati e centraline climatiche completamente starate; nel caso di impianti ben bilanciati e centraline scrupolosamente regolate che mantengono i 20+2 °C di legge per qualunque condizione climatica, è impossibile risparmiare, a meno che qualcuno spenga incorrendo però nei furti di calore sopra detti. Queste direttive sono chiaramente di natura lobbistica, per vendere strumenti che ad ottobre 2016 andranno fuori legge. [/QUOTE]
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