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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 139013" data-attributes="member: 42040"><p>Esprimo un dubbio.</p><p>Quanto esposto dall'Avv. Polidoro è sicuramente giusto se il conto cointestato a Giuseppe e Maria fosse stato a firme congiunte.</p><p>Invece si tratta di un conto cointestato A FIRMA DISGIUNTA quindi ogni cointestatario poteva disporne indipendentemente dall'altro. Giuseppe avrebbe potuto svuotare il conto, trasferendo i 110.000 euro altrove, e chiuderlo.</p><p>Quindi la presunzione di appartenenza delle somme depositate al 50% fra Giuseppe e Maria opera solo per il saldo esistente all'apertura della successione, che è di 60.000 euro.</p><p>Ne deduco che ora Maria ha diritto solamente a 30.000 euro, mentre i rimanenti 30.000 verranno attribuiti agli eredi di Giuseppe. </p><p>Non penso abbia alcun titolo per agire contro questi eredi per recuperare i 55.000 euro in quanto sia Giuseppe che lei stessa potevano legittimamente disporre disgiuntamente dell'intera somma esistente sul conto cointestato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 139013, member: 42040"] Esprimo un dubbio. Quanto esposto dall'Avv. Polidoro è sicuramente giusto se il conto cointestato a Giuseppe e Maria fosse stato a firme congiunte. Invece si tratta di un conto cointestato A FIRMA DISGIUNTA quindi ogni cointestatario poteva disporne indipendentemente dall'altro. Giuseppe avrebbe potuto svuotare il conto, trasferendo i 110.000 euro altrove, e chiuderlo. Quindi la presunzione di appartenenza delle somme depositate al 50% fra Giuseppe e Maria opera solo per il saldo esistente all'apertura della successione, che è di 60.000 euro. Ne deduco che ora Maria ha diritto solamente a 30.000 euro, mentre i rimanenti 30.000 verranno attribuiti agli eredi di Giuseppe. Non penso abbia alcun titolo per agire contro questi eredi per recuperare i 55.000 euro in quanto sia Giuseppe che lei stessa potevano legittimamente disporre disgiuntamente dell'intera somma esistente sul conto cointestato. [/QUOTE]
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