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Testo
<blockquote data-quote="JERRY48" data-source="post: 159706"><p>Il comodato è gratuito (altrimenti si tratterebbe di locazione) e può essere in forma verbale o scritta, ma in caso di immobili il contratto deve essere registrato in forma scritta presso l’agenzia delle entrate entro 20 giorni dalla data di stipula, così come previsto dal D.P.R. 131/86, art. 5, comma 4 del T.U.I.R. (Testo Unico Imposte di Registro).</p><p>La registrazione di un <strong>contratto di comodato d’uso di immobile</strong> si effettua presso un qualsiasi sportello dell’agenzia delle entrate, non necessariamente, quindi, presso l’ufficio competente del proprio domicilio fiscale. Poiché non è prevista la registrazione telematica, è necessario seguire la seguente procedura:</p><ol> <li data-xf-list-type="ol">versare in banca – tramite il modello F23 – l’imposta di registro pari a 168 €, indicando il codice tributo 109T;</li> <li data-xf-list-type="ol">recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle entrate e presentare due copie del contratto firmate in originale;</li> <li data-xf-list-type="ol">presentare il modello 69 compilato relativo alla richiesta di registrazione. Il modello è disponibile presso gli uffici stessi delle entrate ed è possibile compilarlo direttamente all’atto della presentazione;</li> <li data-xf-list-type="ol">dotarsi di marche da bollo da 16,00 € da applicare sulle copie degli atti da registrare. La data delle marche da bollo deve corrispondere a quella in cui è stato stipulato il contratto (per esempio se il comodato è stato siglato l’8 novembre 2013, le marche da bollo devono riportare la stessa data o anteriore). Importante! Come previsto dall’art. 2, comma 1 Parte I (Tariffa) del D.P.R. n. 642/1972, l’imposta è fissata nella misura di 16,00€ « per ogni foglio formato da quattro facciate scritte, per un totale di 100 righe o frazione di esse ».</li> </ol><p>Delle due copie presentate, una viene trattenuta dall’ufficio dell’agenzia delle entrate, l’altra viene consegnate al comodante che la dovrà obbligatoriamente conservare per eventuali verifiche da parte dell’amministrazione. Sarà premura del comodante consegnare al comodatario una fotocopia del contratto registrato.</p><p>Infine, se il<strong> contratto di comodato</strong> è a tempo determinato con possibilità di rinnovo e a parità di condizioni, è necessario versare l’imposta di registro di 168€ ad ogni rinnovo. Quindi l’imposta fissa si paga per ogni periodo o proroga di contratto.</p><p>In caso di contratto a tempo indeterminato (in cui non si prevede la durata né la scadenza condizionante per il comodatario di restituire il bene), l’imposta fissa si paga soltanto al momento della registrazione originaria.</p><p>I figli devono avere la residenza anagrafica e possono essere ancora a carico.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JERRY48, post: 159706"] Il comodato è gratuito (altrimenti si tratterebbe di locazione) e può essere in forma verbale o scritta, ma in caso di immobili il contratto deve essere registrato in forma scritta presso l’agenzia delle entrate entro 20 giorni dalla data di stipula, così come previsto dal D.P.R. 131/86, art. 5, comma 4 del T.U.I.R. (Testo Unico Imposte di Registro). La registrazione di un [B]contratto di comodato d’uso di immobile[/B] si effettua presso un qualsiasi sportello dell’agenzia delle entrate, non necessariamente, quindi, presso l’ufficio competente del proprio domicilio fiscale. Poiché non è prevista la registrazione telematica, è necessario seguire la seguente procedura: [LIST=1] [*]versare in banca – tramite il modello F23 – l’imposta di registro pari a 168 €, indicando il codice tributo 109T; [*]recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle entrate e presentare due copie del contratto firmate in originale; [*]presentare il modello 69 compilato relativo alla richiesta di registrazione. Il modello è disponibile presso gli uffici stessi delle entrate ed è possibile compilarlo direttamente all’atto della presentazione; [*]dotarsi di marche da bollo da 16,00 € da applicare sulle copie degli atti da registrare. La data delle marche da bollo deve corrispondere a quella in cui è stato stipulato il contratto (per esempio se il comodato è stato siglato l’8 novembre 2013, le marche da bollo devono riportare la stessa data o anteriore). Importante! Come previsto dall’art. 2, comma 1 Parte I (Tariffa) del D.P.R. n. 642/1972, l’imposta è fissata nella misura di 16,00€ « per ogni foglio formato da quattro facciate scritte, per un totale di 100 righe o frazione di esse ». [/LIST] Delle due copie presentate, una viene trattenuta dall’ufficio dell’agenzia delle entrate, l’altra viene consegnate al comodante che la dovrà obbligatoriamente conservare per eventuali verifiche da parte dell’amministrazione. Sarà premura del comodante consegnare al comodatario una fotocopia del contratto registrato. Infine, se il[B] contratto di comodato[/B] è a tempo determinato con possibilità di rinnovo e a parità di condizioni, è necessario versare l’imposta di registro di 168€ ad ogni rinnovo. Quindi l’imposta fissa si paga per ogni periodo o proroga di contratto. In caso di contratto a tempo indeterminato (in cui non si prevede la durata né la scadenza condizionante per il comodatario di restituire il bene), l’imposta fissa si paga soltanto al momento della registrazione originaria. I figli devono avere la residenza anagrafica e possono essere ancora a carico. [/QUOTE]
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