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Ipoteca giudiziale su una quota immobiliare da divisione giudiziale e problema
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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 264067" data-attributes="member: 15764"><p>purtroppo secondo me l'ipoteca sta attaccata alla casa: chi compra una casa ipotecata, se questa non viene cancellata dalla parte venditrice prima del rogito, rileva anche l'ipoteca.</p><p>Di solito l'ipoteca è nota perché la dichiara il venditore, oppure perché emerge dalle ricerche che deve fare il notaio, prima di redigere l'atto: quindi chi compra è consapevole della ipoteca e ne tiene debitamente conto nel prezzo di acquisto.</p><p>Ora non ci hai spiegato se il giudice imponendo di pagare ai resistenti 2.000 € a ciascun attore per sciogliere parzialmente la comunione ha tenuto conto di ciò.</p><p>In effetti 9x2.000=18.000 € ; ora io capisco l'incidenza del diritto di abitazione di tua madre che abbassa notevolmente il valore della casa,come ho già avuto modo di scrivere, però 18.000 € per 18/39 (46,15% circa) di casa mi sembrano pochini: vuol dire che la casa è stata valutata 39.000 € al netto del diritto di abitazione del coniuge superstite e, probabilmente, di eventuali gravami.</p><p>In ogni caso non è che a fronte della condanna la parte soccombente si è limitata a pagare la parte vincitrice e basta: con il pagamento c'é stato un trasferimento di proprietà per scioglimento parziale della comunione, e questo andava registrato presso un notaio. Qui, se non era emersa prima doveva emergere l'ipoteca.</p><p>Quindi ritorno dell'idea che i soggetti , a mio avviso, colpevoli di questa svista che penalizza la casa siano il CTU dello scioglimento parziale della comunione, ed il notaio che ha effettuato lo scioglimento parziale della comunione.</p><p>Cerca le carte dello scioglimento della comunione e del nuovo assetto proprietario della casa dopo lo sciogliemnto della comunione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 264067, member: 15764"] purtroppo secondo me l'ipoteca sta attaccata alla casa: chi compra una casa ipotecata, se questa non viene cancellata dalla parte venditrice prima del rogito, rileva anche l'ipoteca. Di solito l'ipoteca è nota perché la dichiara il venditore, oppure perché emerge dalle ricerche che deve fare il notaio, prima di redigere l'atto: quindi chi compra è consapevole della ipoteca e ne tiene debitamente conto nel prezzo di acquisto. Ora non ci hai spiegato se il giudice imponendo di pagare ai resistenti 2.000 € a ciascun attore per sciogliere parzialmente la comunione ha tenuto conto di ciò. In effetti 9x2.000=18.000 € ; ora io capisco l'incidenza del diritto di abitazione di tua madre che abbassa notevolmente il valore della casa,come ho già avuto modo di scrivere, però 18.000 € per 18/39 (46,15% circa) di casa mi sembrano pochini: vuol dire che la casa è stata valutata 39.000 € al netto del diritto di abitazione del coniuge superstite e, probabilmente, di eventuali gravami. In ogni caso non è che a fronte della condanna la parte soccombente si è limitata a pagare la parte vincitrice e basta: con il pagamento c'é stato un trasferimento di proprietà per scioglimento parziale della comunione, e questo andava registrato presso un notaio. Qui, se non era emersa prima doveva emergere l'ipoteca. Quindi ritorno dell'idea che i soggetti , a mio avviso, colpevoli di questa svista che penalizza la casa siano il CTU dello scioglimento parziale della comunione, ed il notaio che ha effettuato lo scioglimento parziale della comunione. Cerca le carte dello scioglimento della comunione e del nuovo assetto proprietario della casa dopo lo sciogliemnto della comunione. [/QUOTE]
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