JeanPaul

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Proprietario Casa
buongiorno
In un contratto a canone concordato 3+2, con scelta di cedolare secca, è possibile applicare l'aumento istat alla scadenza del terzo o del quinto anno, senza rifare il contratto?
 
un contratto a canone concordato 3+2,
L'aumento Istat (nella misura max del 75% dell'indice) è applicabile se previsto dall'Accordo Territoriale vigente nel Comune dove si trova l'immobile e se il contratto concordato contiene la relativa clausola.

Il locatore può applicare l'aumento Istat all'inizio di ogni annualità contrattuale previa comunicazione al conduttore (con raccomandata ar o pec) della revoca dell'opzione cedolare secca.
La revoca deve essere comunicata all'Agenzia delle Entrate col mod. RLI entro 30 giorni dalla scadenza dell'annualità precedente, e comporta il pagamento dell'imposta di registro 2% calcolata sul canone annuo aggiornato in base all'Istat.

Non occorre rifare il contratto.
 
devo rifare il contratto!
Il contratto concordato 3 + 2 deve essere redatto in conformità al modello ministeriale (Allegato A al D.M. 16/01/2017) che nell'Articolo 2 - Canone -prevede la clausola relativa all'adeguamento Istat nella misura non superiore al 75% dell'indice.


Quando hai stipulato il contratto non hai adottato quel modello?
Per qualche motivo non hai previsto l'adeguamento Istat?
 
Se non vuoi aspettare che l'Accordo Territoriale venga modificato e rivalutati i parametri, puoi revocare l'opzione per la cedolare secca. E applicare tu (all'inizio dell'annualità) l'adeguamento Istat al canone attuale.
Ovviamente se sussistono le condizioni già dette nel post n. #2.
 
appunto, quindi refare il conratto, visto che i parametri per il canone concordato vengono rivalutati periodicamente
Da quanto capisco stai dicendo che intendi dare disdetta, compatibilmente con il preavviso di legge, in modo da “attualizzare” i nuovi canoni col prossimo contratto.
Ciò potrebbe essere interessante se sei al 4^ anno di locazione. In effetti una corrente interpretativa molto pignola ritiene che una eventuale disdetta della cs produca i suoi effetti non subito ma l’anno successivo, cosa che aggireresti con una preventiva non proroga.
 
Se non vuoi aspettare che l'Accordo Territoriale venga modificato e rivalutati i parametri, puoi revocare l'opzione per la cedolare secca. E applicare tu (all'inizio dell'annualità) l'adeguamento Istat al canone attuale.
Ovviamente se sussistono le condizioni già dette nel post n. #2.
Quando si vuole applicare la cedolare secca, si scrive espressamente "nel contratto" che si rinuncia agli aumenti istat; e cmq anche se si potesse revocare la cedolare secca sarebbe antieconomico xké l'aumento istat sarebbe mangiato in toto e "con sovrapprezzo" dalle tasse che dovrei pagare in più.
cosa che aggireresti con una preventiva non proroga
questa penso sia l'unica soluzione, disdire 6 mesi prima del 5° anno.
 

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