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Le spese sostituzione valvola gas scaldabagno sono a carico dell'inquilino?
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Testo
<blockquote data-quote="Dimaraz" data-source="post: 234320" data-attributes="member: 46111"><p>Nessuna complicazione "particolare".</p><p>Ove nessuna menzione nel contratto valgono le regole di Legge...anzi...eventuali norme contrarie a quanto stabilisce la Legge sono equiparabili a clausole vessatorie quindi con necessità di doppia firma.</p><p></p><p>Nel tuo caso specifico ad una rilettura della domanda iniziale non trovo menzione di quanto affermato da Bluechewanna dove tu specificassi la dichiarazione di vetustà da parte dell'idraulico...ma forse lui parlava in via ipotetica.</p><p></p><p>La rilettura mi fornisce comunque spunto per un dubbio.</p><p>Ho inteso la valvola come elemento a se stante rispetto alla caldaia da cui l'eventuale integrale sostituzione equivale a manutenzione straordinaria...qualora invece essa fosse un "componente" interno della caldaia quanto spiegato si inverte: la sostituzione di un componente diverrebbe manutenzione ordinaria quindi a carico del conduttore/inquilino.</p><p></p><p>Le vere "confusioni" giurisprudenziali riguardano le parti elettroniche (esempio il termostato) perchè una "giurisprudenza" ferma a concetti "superati/vetusti" ritiene che i componenti elettrici siano di per se non soggetti al logorio (bestialità anche per i vecchi circuiti "analogici")...e attribuisce la loro rottura a errato calcolo in sede di progetto e di conseguenza eventuale onere sempre e comunque a carico del proprietario.</p><p></p><p>Dulcis in fundo al giorno d'oggi la "riparazione" di compnenti elettrici/elettronici è antieconomica (fai prima a sostituire una centralina piuttosto che trovare chi la ripari.</p><p>In questo modo una sostituzione che è economicamente più economica di una riparazione diventa nuovamente onere per il proprietario.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dimaraz, post: 234320, member: 46111"] Nessuna complicazione "particolare". Ove nessuna menzione nel contratto valgono le regole di Legge...anzi...eventuali norme contrarie a quanto stabilisce la Legge sono equiparabili a clausole vessatorie quindi con necessità di doppia firma. Nel tuo caso specifico ad una rilettura della domanda iniziale non trovo menzione di quanto affermato da Bluechewanna dove tu specificassi la dichiarazione di vetustà da parte dell'idraulico...ma forse lui parlava in via ipotetica. La rilettura mi fornisce comunque spunto per un dubbio. Ho inteso la valvola come elemento a se stante rispetto alla caldaia da cui l'eventuale integrale sostituzione equivale a manutenzione straordinaria...qualora invece essa fosse un "componente" interno della caldaia quanto spiegato si inverte: la sostituzione di un componente diverrebbe manutenzione ordinaria quindi a carico del conduttore/inquilino. Le vere "confusioni" giurisprudenziali riguardano le parti elettroniche (esempio il termostato) perchè una "giurisprudenza" ferma a concetti "superati/vetusti" ritiene che i componenti elettrici siano di per se non soggetti al logorio (bestialità anche per i vecchi circuiti "analogici")...e attribuisce la loro rottura a errato calcolo in sede di progetto e di conseguenza eventuale onere sempre e comunque a carico del proprietario. Dulcis in fundo al giorno d'oggi la "riparazione" di compnenti elettrici/elettronici è antieconomica (fai prima a sostituire una centralina piuttosto che trovare chi la ripari. In questo modo una sostituzione che è economicamente più economica di una riparazione diventa nuovamente onere per il proprietario. [/QUOTE]
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