Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Amministrativa Fiscale e Tributaria
IMU, TARES, ICI, INVIM, IRPEF ed IVA
Le tasse di successione sono giuste o no ?
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="ada1" data-source="post: 26936" data-attributes="member: 11146"><p>Vedo che stiamo andando sempre più fuori tema, ma quando si parla di tasse è quasi inevitabile...</p><p></p><p>Vedo anche che, malgrado qualche differenza sui punti presi in conto, condividiamo molti punti di vista.</p><p></p><p>Un'ultima osservazione tuttavia (scusami, non posso impedirmi di dirlo,... ma poi taccio) : il mercato mondiale (in altri termini la mondializzazione ad oltranza di questi anni che ha condotto a sprechi di ogni genere con relative perdite di potere d'acquisto da parte delle classi medie, che costituiscono l'essenziale dei contribuenti) dovrebbe soltanto regolare il mercato delle merci che su di esso sono vendute : cioé, io impresa o lavoratore autonomo o artigiano, produco quello che il mercato domanda o quello che si vende di più o che mi arreca il maggior profitto o...; ma il mercato mondiale deve rispettare le regole che gli Stati autonomamente o tramite organizzazioni internazionali adeguate hanno stabilito e/o stabiliscono di volta in volta. Soltanto cosi' il mercato potrà favorire lo sviluppo economico generale nazionale e mondiale ; con le non regole attuali (cioé con il puro mercantilismo attuale che di libero mercato ha solo il nome) nascono soltanto dei Madoff o delle Goldman Sachs e si accrescono le disuguaglianze di ogni tipo, disastrose per ogni paese per le tensioni che esse possono generare)</p><p>Dettare regole non vuol dire intromettersi negli affari di una impresa, significa soltanto che per agire sul mercato, l'azione degli intervenenti deve rispettare alcune regole (un po' come per i contratti di locazione in cui le parti hanno diritti/doveri, ma questo è un altro discorso)</p><p>Insomma, in ogni impresa c'è un presidente o un direttore e un regolamento che dice agli impiegati quello che devono o non devono fare legalmente lavorando per essa, e non vedo perché in uno Stato (=questa grande impresa nazionale) non dovrebbe anche lui dire quello che è lecito o non lecito fare per stare sul mercato libero.</p><p>Ciao : è stato un piacere avere questo corto anche se incompleto scambio di idee</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ada1, post: 26936, member: 11146"] Vedo che stiamo andando sempre più fuori tema, ma quando si parla di tasse è quasi inevitabile... Vedo anche che, malgrado qualche differenza sui punti presi in conto, condividiamo molti punti di vista. Un'ultima osservazione tuttavia (scusami, non posso impedirmi di dirlo,... ma poi taccio) : il mercato mondiale (in altri termini la mondializzazione ad oltranza di questi anni che ha condotto a sprechi di ogni genere con relative perdite di potere d'acquisto da parte delle classi medie, che costituiscono l'essenziale dei contribuenti) dovrebbe soltanto regolare il mercato delle merci che su di esso sono vendute : cioé, io impresa o lavoratore autonomo o artigiano, produco quello che il mercato domanda o quello che si vende di più o che mi arreca il maggior profitto o...; ma il mercato mondiale deve rispettare le regole che gli Stati autonomamente o tramite organizzazioni internazionali adeguate hanno stabilito e/o stabiliscono di volta in volta. Soltanto cosi' il mercato potrà favorire lo sviluppo economico generale nazionale e mondiale ; con le non regole attuali (cioé con il puro mercantilismo attuale che di libero mercato ha solo il nome) nascono soltanto dei Madoff o delle Goldman Sachs e si accrescono le disuguaglianze di ogni tipo, disastrose per ogni paese per le tensioni che esse possono generare) Dettare regole non vuol dire intromettersi negli affari di una impresa, significa soltanto che per agire sul mercato, l'azione degli intervenenti deve rispettare alcune regole (un po' come per i contratti di locazione in cui le parti hanno diritti/doveri, ma questo è un altro discorso) Insomma, in ogni impresa c'è un presidente o un direttore e un regolamento che dice agli impiegati quello che devono o non devono fare legalmente lavorando per essa, e non vedo perché in uno Stato (=questa grande impresa nazionale) non dovrebbe anche lui dire quello che è lecito o non lecito fare per stare sul mercato libero. Ciao : è stato un piacere avere questo corto anche se incompleto scambio di idee [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Amministrativa Fiscale e Tributaria
IMU, TARES, ICI, INVIM, IRPEF ed IVA
Le tasse di successione sono giuste o no ?
Alto