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<blockquote data-quote="ada1" data-source="post: 27209" data-attributes="member: 11146"><p>Prima di inneggiare al sistema attuale (dico bene attuale = per me puro mercantilismo) bisognerebbe conoscere anche delle cifre che non vanno proprio nel senso che tu dici.</p><p>Infatti, se da una parte è vero che per quanto riguarda i nostri paesi occidentali, con economie forti e con un passato culturale avanzato lo sviluppo degli anni 70/80 ha portato i progressi di cui parli, dall'altra è anche vero che quella era un'economia di mercato che rispettava regole precise, mentre quella attuale -quella che io definisco ultra liberale- ha soltanto condotto all'arricchimento di alcuni, alla stagnazione e all'indebolimento del potere di acquisto di tutti -tranne qualcuno- all'aumento della disoccupazione, ad una corruzione sempre più generalizzata, alla disparizione del senso dello Stato, ecc.</p><p>Per i paesi in via di sviluppo, alcune cifre (quali Onu, banca mondiale,OMS, organizzazioni specializzate) ci dicono : </p><p>-ci sono 240 milioni di bambini che lavorano nel mondo</p><p>-acqua : era un obiettivo ONU per il millenario di fare in modo che tutti avessero l'acqua potabile per il 2015 ; a questo ritmo, l'obiettivo sarà raggiunto tra duecento (200 !) anni</p><p>-265 milioni di persone sono sottoalimentate in Africa</p><p>-malgrado il forte sviluppo, la povertà in India resta al 55 % e in Cina al 12-15 % = nulla di cambiato</p><p>-il traffico di esseri umani ,e il loro sfruttamento, è l'attività più lucrativa d'Europa per le organizzazioni criminali (= oggi 2.5 miliardi di $/anno)</p><p></p><p>quindi, per finire (e poi taccio veramente), ancora una volta : mercato libero si, ma Stato forte capace di far rispettare le leggi da esso emanate per difendere il predato dal predatore (come intendeva Adam Smith) : solo cosi' uno Stato continua ad essere forte e rispettato, la corruzione è tenuta sotto controllo, tutti i cittadini si sentono ugualmente protetti nei loro diritti sapendo che cio' è subordinato al rispetto dei loro doveri.</p><p></p><p></p><p>E senza parlare dei nostri paesi nei quali le condizioni di vita si sono migliorate grazie a politiche specifiche dello Stato , nei paesi extra europei sottosviluppati molto resta ancora da fare e quel poco che si è fatto lo si deve alla presenza e al sostegno anche finanziario di organizzazioni internazionali quali l'ONU o l'UE, ad esempio, e non ad azioni specifiche di Stati che avrebbero adottato il libero mercato il quale serve soltanto ad alimentare le casse individuali dei politici del posto</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ada1, post: 27209, member: 11146"] Prima di inneggiare al sistema attuale (dico bene attuale = per me puro mercantilismo) bisognerebbe conoscere anche delle cifre che non vanno proprio nel senso che tu dici. Infatti, se da una parte è vero che per quanto riguarda i nostri paesi occidentali, con economie forti e con un passato culturale avanzato lo sviluppo degli anni 70/80 ha portato i progressi di cui parli, dall'altra è anche vero che quella era un'economia di mercato che rispettava regole precise, mentre quella attuale -quella che io definisco ultra liberale- ha soltanto condotto all'arricchimento di alcuni, alla stagnazione e all'indebolimento del potere di acquisto di tutti -tranne qualcuno- all'aumento della disoccupazione, ad una corruzione sempre più generalizzata, alla disparizione del senso dello Stato, ecc. Per i paesi in via di sviluppo, alcune cifre (quali Onu, banca mondiale,OMS, organizzazioni specializzate) ci dicono : -ci sono 240 milioni di bambini che lavorano nel mondo -acqua : era un obiettivo ONU per il millenario di fare in modo che tutti avessero l'acqua potabile per il 2015 ; a questo ritmo, l'obiettivo sarà raggiunto tra duecento (200 !) anni -265 milioni di persone sono sottoalimentate in Africa -malgrado il forte sviluppo, la povertà in India resta al 55 % e in Cina al 12-15 % = nulla di cambiato -il traffico di esseri umani ,e il loro sfruttamento, è l'attività più lucrativa d'Europa per le organizzazioni criminali (= oggi 2.5 miliardi di $/anno) quindi, per finire (e poi taccio veramente), ancora una volta : mercato libero si, ma Stato forte capace di far rispettare le leggi da esso emanate per difendere il predato dal predatore (come intendeva Adam Smith) : solo cosi' uno Stato continua ad essere forte e rispettato, la corruzione è tenuta sotto controllo, tutti i cittadini si sentono ugualmente protetti nei loro diritti sapendo che cio' è subordinato al rispetto dei loro doveri. E senza parlare dei nostri paesi nei quali le condizioni di vita si sono migliorate grazie a politiche specifiche dello Stato , nei paesi extra europei sottosviluppati molto resta ancora da fare e quel poco che si è fatto lo si deve alla presenza e al sostegno anche finanziario di organizzazioni internazionali quali l'ONU o l'UE, ad esempio, e non ad azioni specifiche di Stati che avrebbero adottato il libero mercato il quale serve soltanto ad alimentare le casse individuali dei politici del posto [/QUOTE]
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