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<blockquote data-quote="GIANLUCA69" data-source="post: 95483" data-attributes="member: 38325"><p>Come saprai bene per ottenere una sentenza di usucapione occorre che il giudice abbia accertato -per lo più attraverso prova testimoniale e/o documentale- il possesso ultraventennale continuo, non interrotto, pacifico non clandestino;spetterà pertanto a chi intende far accogliere la domanda di usucapione provare i sudddetti elementi costitutivi e a chi intende opporsi provare che non di possesso si sia trattato, ma di semplice detenzione -cioè di un legame materiale col bene fondato su un rapporto personale obbligatorio, quale è il contratto di comodato, valido anche se concluso in forma orale- o, comunque, di atti di tolleranza non idonei a fondare il possesso; mentre per la prova dell'esistenza di una detenzione, in difetto di un contratto scritto, vi è il limite della prova testimoniale di cui all'art. 2725 c.c., per la prova della sussistenza di atti di tolleranza, depongono a favore, lo stretto rapporto di parentela tra proprietario e sedicenti possessori, nonché la circostanza che alla morte del padre -primo detentore- il figlio -secondo detentore- ha chiesto al fratello il permesso a proseguire la coltivazione del terreno; riguardo al pagamento di imposte, censi, ecc. da parte del solo proprietario è un indizio che il godimendo del terreno da parte dei detentori è sempre avvenuto per condiscendenza del proprietario sulla quale gli stessi detentori facevano affidamento non ritenendosi tenuti agli adempimenti di natura fiscale. Peraltro la testimonianza del proprietario ritengo possa essere feconda di ulteriori indizi in tal senso non ultimo l'eventuale mancata opposizione alla vendita del 2008 da parte del fratello.</p><p>La mediazione, divenuta obbligatoria per tali controversie, laddove non sortisca alcun effetto desiderato, rallenta, ma non preclude il giudizio ordinario in cui far valere le ragioni sopra esposte. Buona fortuna</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="GIANLUCA69, post: 95483, member: 38325"] Come saprai bene per ottenere una sentenza di usucapione occorre che il giudice abbia accertato -per lo più attraverso prova testimoniale e/o documentale- il possesso ultraventennale continuo, non interrotto, pacifico non clandestino;spetterà pertanto a chi intende far accogliere la domanda di usucapione provare i sudddetti elementi costitutivi e a chi intende opporsi provare che non di possesso si sia trattato, ma di semplice detenzione -cioè di un legame materiale col bene fondato su un rapporto personale obbligatorio, quale è il contratto di comodato, valido anche se concluso in forma orale- o, comunque, di atti di tolleranza non idonei a fondare il possesso; mentre per la prova dell'esistenza di una detenzione, in difetto di un contratto scritto, vi è il limite della prova testimoniale di cui all'art. 2725 c.c., per la prova della sussistenza di atti di tolleranza, depongono a favore, lo stretto rapporto di parentela tra proprietario e sedicenti possessori, nonché la circostanza che alla morte del padre -primo detentore- il figlio -secondo detentore- ha chiesto al fratello il permesso a proseguire la coltivazione del terreno; riguardo al pagamento di imposte, censi, ecc. da parte del solo proprietario è un indizio che il godimendo del terreno da parte dei detentori è sempre avvenuto per condiscendenza del proprietario sulla quale gli stessi detentori facevano affidamento non ritenendosi tenuti agli adempimenti di natura fiscale. Peraltro la testimonianza del proprietario ritengo possa essere feconda di ulteriori indizi in tal senso non ultimo l'eventuale mancata opposizione alla vendita del 2008 da parte del fratello. La mediazione, divenuta obbligatoria per tali controversie, laddove non sortisca alcun effetto desiderato, rallenta, ma non preclude il giudizio ordinario in cui far valere le ragioni sopra esposte. Buona fortuna [/QUOTE]
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