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Testo
<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 311125" data-attributes="member: 35382"><p>Premesso che anche un accordo verbale tra gentiluomini ritengo sia un contratto valido, qui senza pretendere di essere un esperto, ritengo si debbano considerare due o tre aspetti.</p><p>Quello fiscale, quello civilistico, ed aggiungerei anche normativo anche se qualcuno dirà essere sinonimo del secondo.</p><p>La Agenzia delle Entrate ha risposto al primo aspetto, quello fiscale.</p><p>Rimane però la domanda sulla validità del contratto ai fini legali anche dopo la scadenza: fin che regna l'accordo tra le parti, nessun problema. Le cose potrebbero cambiare in caso di lite: meglio quindi se rispondesse un legale.</p><p>Dal punto di vista normativo, un contratto uso abitazione annuale, "non esiste": la legge prescrive tassativamente una durata minima di 4+4 anni. Esiste il contratto transitorio, max 18 mesi non prorogabile, dove devono essere indicate espressamente le ragioni e gli eventi che determinano la transitorietà. </p><p></p><p>Direi quindi che il tutto dipende dal grado di confidenza esistente tra le parti, e/o dalla opportunità di cautelarsi contro ogni evenienza.</p><p></p><p>Ricordo che il contratto uso foresteria, soggetto al solo codice civile, è da ritenersi atipico, non trattato dalle attuali leggi sulle locazioni. La sua esistenza discende da una legge di bilancio (o roba simile) che prevede per le società di capitali a contabilità analitica di scalarne le spese.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 311125, member: 35382"] Premesso che anche un accordo verbale tra gentiluomini ritengo sia un contratto valido, qui senza pretendere di essere un esperto, ritengo si debbano considerare due o tre aspetti. Quello fiscale, quello civilistico, ed aggiungerei anche normativo anche se qualcuno dirà essere sinonimo del secondo. La Agenzia delle Entrate ha risposto al primo aspetto, quello fiscale. Rimane però la domanda sulla validità del contratto ai fini legali anche dopo la scadenza: fin che regna l'accordo tra le parti, nessun problema. Le cose potrebbero cambiare in caso di lite: meglio quindi se rispondesse un legale. Dal punto di vista normativo, un contratto uso abitazione annuale, "non esiste": la legge prescrive tassativamente una durata minima di 4+4 anni. Esiste il contratto transitorio, max 18 mesi non prorogabile, dove devono essere indicate espressamente le ragioni e gli eventi che determinano la transitorietà. Direi quindi che il tutto dipende dal grado di confidenza esistente tra le parti, e/o dalla opportunità di cautelarsi contro ogni evenienza. Ricordo che il contratto uso foresteria, soggetto al solo codice civile, è da ritenersi atipico, non trattato dalle attuali leggi sulle locazioni. La sua esistenza discende da una legge di bilancio (o roba simile) che prevede per le società di capitali a contabilità analitica di scalarne le spese. [/QUOTE]
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