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Mancata messa in conformità da parte di impresa costruttrice (SRL)
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Testo
<blockquote data-quote="rommel1970" data-source="post: 188104" data-attributes="member: 15485"><p>Innanzittutto grazie Gianco.</p><p>Confermo che la quota di 15 cm è stata ricavata "verso il basso" mentre il fuori terra è conforme al progetto e ai disegni.</p><p>All'ufficio tecnico comunale ci sono stato spesso cercando di mediare questa situazione (anche perchè avrei voluto accedere al Piano Casa per il cambio di destinazione d'uso) ma si sono dimostrati titubanti seppur non abbiano preso una posizione precisa, tantomeno, mi hanno risposto per isscritto a tal proposito (es. con un parere negativo).</p><p>Quindi so per certo che non accettano la controsoffittatura anche per via dell'accertamento di conformità richiesto dal costruttore perciò insistono su questo filone.</p><p>Certo è che io non penso neppure lontanamente di rimettere in conformità l'immobile a mie spese visto che l'abuso l'ho subito e non creato (ricordo che nella planimetria catastale, al momento del rogito era indicata la quota a 265 cm).</p><p> </p><p>C'è pure da aggiungere che oltre la mia cantina, altre due unità immobiliari simili versano nello stesso stato (tutto il piano seminterrato).</p><p> </p><p>Io credo che il comune debba insistere con l'unico responsabile dell'abuso (impresa ma soprattutto il suo amministratore) visto che questo si è pure dichiarato a suo nome "colpevole" con quell'accertamento di conformità col quale dichiara lo stato di fatto e la necessità della sanatoria.</p><p>A suo tempo depositai pure all'ufficio tecnico una lettera con la quale ho dichiarato la situazione.</p><p> </p><p>Come può difendersi un cittadino in questi casi? Tenersi l'abuso, perdere la commerciabilità dell'immobile e non conseguire manco l'agibilità?</p><p> </p><p>g.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="rommel1970, post: 188104, member: 15485"] Innanzittutto grazie Gianco. Confermo che la quota di 15 cm è stata ricavata "verso il basso" mentre il fuori terra è conforme al progetto e ai disegni. All'ufficio tecnico comunale ci sono stato spesso cercando di mediare questa situazione (anche perchè avrei voluto accedere al Piano Casa per il cambio di destinazione d'uso) ma si sono dimostrati titubanti seppur non abbiano preso una posizione precisa, tantomeno, mi hanno risposto per isscritto a tal proposito (es. con un parere negativo). Quindi so per certo che non accettano la controsoffittatura anche per via dell'accertamento di conformità richiesto dal costruttore perciò insistono su questo filone. Certo è che io non penso neppure lontanamente di rimettere in conformità l'immobile a mie spese visto che l'abuso l'ho subito e non creato (ricordo che nella planimetria catastale, al momento del rogito era indicata la quota a 265 cm). C'è pure da aggiungere che oltre la mia cantina, altre due unità immobiliari simili versano nello stesso stato (tutto il piano seminterrato). Io credo che il comune debba insistere con l'unico responsabile dell'abuso (impresa ma soprattutto il suo amministratore) visto che questo si è pure dichiarato a suo nome "colpevole" con quell'accertamento di conformità col quale dichiara lo stato di fatto e la necessità della sanatoria. A suo tempo depositai pure all'ufficio tecnico una lettera con la quale ho dichiarato la situazione. Come può difendersi un cittadino in questi casi? Tenersi l'abuso, perdere la commerciabilità dell'immobile e non conseguire manco l'agibilità? g. [/QUOTE]
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