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Locazione, Affitto e Sfratto
Morosità inquilino ed eventuale pignoramento
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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 244906" data-attributes="member: 42040"><p>Come è stato detto nella discussione che ti ho linkato, tu puoi fare le ricerche al Pra e al Catasto per sapere se il debitore è intestatario di autoveicoli (però a me il Pra non ha dato questa informazione) o di immobili. Se dici che è nullatenente probabilmente sai già che non ha immobili di sua proprietà.</p><p>Se ti paga (quando ti paga...) con bonifico puoi capire qual è la sua banca, ma certamente nessuna banca ti darà informazioni sulla giacenza del conto corrente; mentre l'agenzia investigativa te lo saprà dire.</p><p>Anche se sai dove lavora il suo datore di lavoro non ti dirà se il quinto dello stipendio è già stato pignorato. Né a quanto ammonta il tfr pignorabile.</p><p></p><p>L'iter per arrivare ad un pignoramento presso terzi è lungo: richiesta del decreto ingiuntivo, emissione dello stesso da parte del tribunale, eventuale opposizione del debitore, esecutività del decreto, tempistiche per le notifiche al debitore, decreto di assegnazione a tuo favore. Io ci ho impiegato circa 10 mesi per incassare la somma che ho pignorato sul conto corrente del mio ex inquilino moroso.</p><p>Il costo dipende dal valore della pratica (ammontare del credito da recuperare) ed è abbastanza elevato.</p><p></p><p>In conclusione: vale la pena di fare il recupero credito se si è ragionevolmente certi di poter "aggredire" qualche bene del debitore.</p><p>Si può tentare un accordo stragiudiziale, eventualmente con la mediazione di un avvocato, ma se il debitore è nullatenente è probabile che non vada a buon fine.</p><p></p><p>Per cui, a mio modesto parere, la priorità per il proprietario è di rientrare in possesso dell'immobile. Con lo sfratto per morosità se non ci sono altri modi per convincere l'inquilino ad andarsene.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 244906, member: 42040"] Come è stato detto nella discussione che ti ho linkato, tu puoi fare le ricerche al Pra e al Catasto per sapere se il debitore è intestatario di autoveicoli (però a me il Pra non ha dato questa informazione) o di immobili. Se dici che è nullatenente probabilmente sai già che non ha immobili di sua proprietà. Se ti paga (quando ti paga...) con bonifico puoi capire qual è la sua banca, ma certamente nessuna banca ti darà informazioni sulla giacenza del conto corrente; mentre l'agenzia investigativa te lo saprà dire. Anche se sai dove lavora il suo datore di lavoro non ti dirà se il quinto dello stipendio è già stato pignorato. Né a quanto ammonta il tfr pignorabile. L'iter per arrivare ad un pignoramento presso terzi è lungo: richiesta del decreto ingiuntivo, emissione dello stesso da parte del tribunale, eventuale opposizione del debitore, esecutività del decreto, tempistiche per le notifiche al debitore, decreto di assegnazione a tuo favore. Io ci ho impiegato circa 10 mesi per incassare la somma che ho pignorato sul conto corrente del mio ex inquilino moroso. Il costo dipende dal valore della pratica (ammontare del credito da recuperare) ed è abbastanza elevato. In conclusione: vale la pena di fare il recupero credito se si è ragionevolmente certi di poter "aggredire" qualche bene del debitore. Si può tentare un accordo stragiudiziale, eventualmente con la mediazione di un avvocato, ma se il debitore è nullatenente è probabile che non vada a buon fine. Per cui, a mio modesto parere, la priorità per il proprietario è di rientrare in possesso dell'immobile. Con lo sfratto per morosità se non ci sono altri modi per convincere l'inquilino ad andarsene. [/QUOTE]
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