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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 140125" data-attributes="member: 40390"><p><strong>@<a href="http://propit.it/members/fabrizio.2915/" target="_blank">fabrizio</a></strong> alla fine per qualunque tipo di lavoro di ristrutturazione anche con una singola impresa dovra in per forza nominare un coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e uno in fase di esecuzione (può essere la stessa persona purchè sia un professionista in possesso dell'attetato del corso alla 81 di 120 ore, e o eventualmente anche dei corsi di aggiornamento).</p><p> </p><p><u>Ciò accade poichè una delle discriminati che fanno scattare l'obbligo del coordinamento della sicurezza anche in caso di un'unica impresa sono i rischi particolari</u>....vedasi cadute dall'alto di persone o materiali, rischio chimico (il cemento le malte ed i sigillanti utilizzati sono tutti a rischio chimico) oltre al rischio M.M.C 8movimentazione manuale dei carichi) dovuti al trasporto umano dei materiali e al rischio vibrazioni (quando fai una casa utilizzi sicuramente attrezzature che creano vibrazioni....es..martelli demolitori,trapani ecc).</p><p> </p><p>In realtà, parlando con rappresentanti dello S.presal, in edilizia NON SERVE IL DUVRI in quanto tutti i rischi connessi alle varie attività (interferenze), sono già esplicati nel P.S.C (Piano di sicurezza di coordinamento fatto dal professionista), i quali saranno affrontati sullo specifico da qualunque impresa che spiegherà come affrontarli nel suo P.O.S (Piano operativo di sicurezza).</p><p> </p><p>Il DUVRI non è nient'altro che un estensione delle regole in edilizia contenute nei P.O.S a tutti i settori merceologici....dalla tintoria al trasporto di bibite (per esempio), ossia per tutti quei settori che fanno lavori comunque ripetitivi che prima del Dlgs. 81/08 non avevano queste incombenze.</p><p> </p><p>Non è possibile dare un DUVRI in edilizia (i rischi cambiano di continuo) mentre per altre attività più facilmente ripetitive è possibile spiegare un tipico caso.</p><p> </p><p>In edilizia non esistono casi tipici, ma ogni volta ti trovi di fronte a delle novità che stravolgono completamente, infatti come nel tuo caso, ci vuole SEMPRE un P.S.C ( fatto dal coordinatore che è nominato dal committente) e l'impresa che realizzerà l'opera redigerà il suo P.O.S.</p><p> </p><p>Per quanto riguarda il fatto se scegliere un 'unica impresa o scegliere ogni singolo artigiano posso darti questo semplice consiglio.</p><p> </p><p>Tutte le volte , parlo per esperienza personale, che un commitente ha deciso in proprio di scegliersi tutti i suoi subappaltatori sono saltati fuori tanti prioblemi.</p><p> </p><p>Questo perchè ogni operatore, se preso singolarmente, <u>difficilmente lavora</u> pensando non solo al suo lavoro ma a chi verrà dietro di lui....e qui scattano poi i problemi.....(ad esempio se hai preso un sottofondista e ad un'altro dai la posa del pavimento) se tu no hai adeguatamente scelto la piastrella prima oppure non ti sei confrontato con entrambi può tranquillamente succedere che il sottofondo realizzato non abbia le quote giuste e quando monti le piastrelle....creino fastidiosi scalini (che noti ancor di più quando montate le porte, queste "rigano i pavimenti").</p><p> </p><p><u><strong>Il mio consiglio è sempre quello di aver si un professionista ma anche un'unica impresa con cui ci si confronta</strong></u> ( in questo caso per ogni mancanza sai con chi devi discutere)...quando decidi di risparmiare e fare tu da impresario (devi innazitutto essere tecnicamente in grado di farlo...e ciò è impossibile per chi non del mestiere) ma poi devi "sgolarti" per coordinare tutti per la corretta esecuzione dei lavori. Tanti con cui ho parlato mi dicono sempre che è stata dura fare la casa (non parlo di soldi, ma proprio di coordinamento di maestranze)......e cercare di "guidare" o dire alle persone cosa dovrebbero fare , senza magari essere in grado di poter ribattere alle loro argomentazione (spesso MOLTO VALIDE) crea solo dissapori.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 140125, member: 40390"] [B]@[URL='http://propit.it/members/fabrizio.2915/']fabrizio[/URL][/B] alla fine per qualunque tipo di lavoro di ristrutturazione anche con una singola impresa dovra in per forza nominare un coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e uno in fase di esecuzione (può essere la stessa persona purchè sia un professionista in possesso dell'attetato del corso alla 81 di 120 ore, e o eventualmente anche dei corsi di aggiornamento). [U]Ciò accade poichè una delle discriminati che fanno scattare l'obbligo del coordinamento della sicurezza anche in caso di un'unica impresa sono i rischi particolari[/U]....vedasi cadute dall'alto di persone o materiali, rischio chimico (il cemento le malte ed i sigillanti utilizzati sono tutti a rischio chimico) oltre al rischio M.M.C 8movimentazione manuale dei carichi) dovuti al trasporto umano dei materiali e al rischio vibrazioni (quando fai una casa utilizzi sicuramente attrezzature che creano vibrazioni....es..martelli demolitori,trapani ecc). In realtà, parlando con rappresentanti dello S.presal, in edilizia NON SERVE IL DUVRI in quanto tutti i rischi connessi alle varie attività (interferenze), sono già esplicati nel P.S.C (Piano di sicurezza di coordinamento fatto dal professionista), i quali saranno affrontati sullo specifico da qualunque impresa che spiegherà come affrontarli nel suo P.O.S (Piano operativo di sicurezza). Il DUVRI non è nient'altro che un estensione delle regole in edilizia contenute nei P.O.S a tutti i settori merceologici....dalla tintoria al trasporto di bibite (per esempio), ossia per tutti quei settori che fanno lavori comunque ripetitivi che prima del Dlgs. 81/08 non avevano queste incombenze. Non è possibile dare un DUVRI in edilizia (i rischi cambiano di continuo) mentre per altre attività più facilmente ripetitive è possibile spiegare un tipico caso. In edilizia non esistono casi tipici, ma ogni volta ti trovi di fronte a delle novità che stravolgono completamente, infatti come nel tuo caso, ci vuole SEMPRE un P.S.C ( fatto dal coordinatore che è nominato dal committente) e l'impresa che realizzerà l'opera redigerà il suo P.O.S. Per quanto riguarda il fatto se scegliere un 'unica impresa o scegliere ogni singolo artigiano posso darti questo semplice consiglio. Tutte le volte , parlo per esperienza personale, che un commitente ha deciso in proprio di scegliersi tutti i suoi subappaltatori sono saltati fuori tanti prioblemi. Questo perchè ogni operatore, se preso singolarmente, [U]difficilmente lavora[/U] pensando non solo al suo lavoro ma a chi verrà dietro di lui....e qui scattano poi i problemi.....(ad esempio se hai preso un sottofondista e ad un'altro dai la posa del pavimento) se tu no hai adeguatamente scelto la piastrella prima oppure non ti sei confrontato con entrambi può tranquillamente succedere che il sottofondo realizzato non abbia le quote giuste e quando monti le piastrelle....creino fastidiosi scalini (che noti ancor di più quando montate le porte, queste "rigano i pavimenti"). [U][B]Il mio consiglio è sempre quello di aver si un professionista ma anche un'unica impresa con cui ci si confronta[/B][/U] ( in questo caso per ogni mancanza sai con chi devi discutere)...quando decidi di risparmiare e fare tu da impresario (devi innazitutto essere tecnicamente in grado di farlo...e ciò è impossibile per chi non del mestiere) ma poi devi "sgolarti" per coordinare tutti per la corretta esecuzione dei lavori. Tanti con cui ho parlato mi dicono sempre che è stata dura fare la casa (non parlo di soldi, ma proprio di coordinamento di maestranze)......e cercare di "guidare" o dire alle persone cosa dovrebbero fare , senza magari essere in grado di poter ribattere alle loro argomentazione (spesso MOLTO VALIDE) crea solo dissapori. [/QUOTE]
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