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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 210319" data-attributes="member: 40390"><p>Purtroppo il vano è molto troppo farraginoso e non semplicissimo il calcolo, e non capisco neanche perchè già solo tra i gruppi A, B, C usi tre unità di misura differenti, mentre ora credo che tutte verranno uniformate eccetto le D.</p><p><u>Detto questo l'aspetto più complicato della Riforma non sta nel mq catastale al posto del vano, sta nella "variazione continua" delle rendite in seguito a perizia o dati OMI, o entrambi.</u></p><p>Cioè fin'ora noi avevamo dei catasti con rendite "fisse" che una volta consegnate al catasto (noi o perlomeno io lo faccio) una copia dello stesso e lascio la documentazione (anche in caso di controlli fiscali) in archivio.</p><p>Ora con la variazione continua delle rendite tutto questo verrà meno, nel senso che tu si proponi un classamento di partenza (e ti fai una copia consegnandola al tuo cliente), ma dopo di fatto potrebbe anche sensibilmente cambiare e non rispecchiare più il tuo lavoro.</p><p>Ed in caso di contestazione (sia dell'ente o anche del cliente) ti manca "il supporto del documento" per ragionare.</p><p>Secondo me, almeno all'inizio, questa "rendita variabile" creerà non pochi problemi.</p><p></p><p>Se pensi che già con le rendite fisse, trovi (anche se oggi molto molto molto meno) ancora fabbricati censiti all'epoca del Duce o prima oppure non trovi planimetrie legate alla visura catastale (per i motivi più svariati), oppure catasti palesemente falsati (per i motivi più svariati), capisci che già è complicato così gestire + di 60.000.000 di unità immobiliari.</p><p></p><p>Ora prendi ognuna delle 60.000.000 e crea una più variabili continue e capisci dove si va a finire.</p><p>Detto questo nulla in contrario alla Riforma in sè, voglio solo capirci meglio su questo aspetto (che mi preoccupa non poco) per la sua completa ed ottima attuazione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 210319, member: 40390"] Purtroppo il vano è molto troppo farraginoso e non semplicissimo il calcolo, e non capisco neanche perchè già solo tra i gruppi A, B, C usi tre unità di misura differenti, mentre ora credo che tutte verranno uniformate eccetto le D. [U]Detto questo l'aspetto più complicato della Riforma non sta nel mq catastale al posto del vano, sta nella "variazione continua" delle rendite in seguito a perizia o dati OMI, o entrambi.[/U] Cioè fin'ora noi avevamo dei catasti con rendite "fisse" che una volta consegnate al catasto (noi o perlomeno io lo faccio) una copia dello stesso e lascio la documentazione (anche in caso di controlli fiscali) in archivio. Ora con la variazione continua delle rendite tutto questo verrà meno, nel senso che tu si proponi un classamento di partenza (e ti fai una copia consegnandola al tuo cliente), ma dopo di fatto potrebbe anche sensibilmente cambiare e non rispecchiare più il tuo lavoro. Ed in caso di contestazione (sia dell'ente o anche del cliente) ti manca "il supporto del documento" per ragionare. Secondo me, almeno all'inizio, questa "rendita variabile" creerà non pochi problemi. Se pensi che già con le rendite fisse, trovi (anche se oggi molto molto molto meno) ancora fabbricati censiti all'epoca del Duce o prima oppure non trovi planimetrie legate alla visura catastale (per i motivi più svariati), oppure catasti palesemente falsati (per i motivi più svariati), capisci che già è complicato così gestire + di 60.000.000 di unità immobiliari. Ora prendi ognuna delle 60.000.000 e crea una più variabili continue e capisci dove si va a finire. Detto questo nulla in contrario alla Riforma in sè, voglio solo capirci meglio su questo aspetto (che mi preoccupa non poco) per la sua completa ed ottima attuazione. [/QUOTE]
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